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La prima gioia di Vanoli. Un cambio di modulo, una vittoria, una speranza: che sia solo l’inizio

I viola vincono in Conference League e ritrovano la gioia dei tre punti dopo 9 partite. E’ poco, ma è un inizio

Non basta una striminzita vittoria contro la Dinamo Kiev per parlare di svolta; non basta una vittoria striminzita con la Dinamo Kiev per parlare di ripartenza. Non basta, certo, ma di questi tempi una vittoria, qualsiasi vittoria, fa notizia.

In Conference League arriva la prima gioia di Vanoli sulla panchina della Fiorentina. Tre punti sudati, faticosi, di una squadra che ancora fatica enormemente a togliersi tonnellate di paura dalle spalle (e dai piedi). Ma è pur sempre una vittoria, una speranza che davvero qualcosa possa esser cambiato.

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Piccolissimi segnali interessanti, positivi: certo è poco, pochissimo, ma bisogna aggrapparsi a tutto in questo momento.

E la prima cosa che è cambiata questa volta, ancor prima del risultato, è stato il modulo

Sull’1-1 Vanoli ha deciso di stravolgere la sua Fiorentina: chissà se per necessità di cercare la vittoria almeno nella modesta Conference League, o se per convinzione. Ma intanto, finalmente, si è vista una Fiorentina con la difesa a 4 e addirittura degli esterni alti (assolutamente riadattati come Kouame e Fortini).

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Un cambio di modulo che ha fatto vedere anche una Fiorentina più pericolosa, più equilibrata e messa meglio in campo. Con le catene sulle fasce si è costretto gli avversari a prendere contromisure e ad abbassarsi. Il gol del vantaggio arriva proprio sfruttando il nuovo modulo, con Parisi che scende a sinistra, Kouame che si allarga e gli fa spazio e Gudmundsson che chiude l’azione a rimorchio di Kean. Tutto facile, tutto semplice, tutto assolutamente ripetibile.

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Chissà che finalmente si possa abbandonare un 3-5-2 che ha portato la Fiorentina solamente all'ultimo posto in campionato e con la peggior difesa del campionato. Vanoli ha detto che sarà difficile ripartire da questo modulo perché mancano gli esterni e i ricambi. Vero, ha ragione, ma oggi l'obiettivo è cambiare marcia e fare punti e se il nuovo modulo può dar vita a una Fiorentina migliore, anche solo per 70-80 minuti, allora si deve proseguire con il cambio di modulo. Poi a partita in corso si vedrà.

Ripetiamo: non è pensabile parlare di svolta, sarebbe da folli esaltarsi per una vittoria del genere, ma di questi tempi una vittoria è un lampo di luce nelle tenebre viola

Ora sicuramente arriva la parte più difficile: dare un senso a questa vittoria ottenendone subito un’altra contro il Verona. Sarà una partita tremendamente complicata contro una squadra consapevole di poter far male alla Fiorentina, ma i viola hanno necessità di far partire questa stagione, e i jolly sono stati già tutti giocati.

Speriamo che ciò che abbiamo visto questa sera possa davvero essere di slancio per il proseguo della stagione. E' doveroso sperarlo ed è doveroso per la Fiorentina crederci.

Menzione d’onore per Richardson: verosimilmente il miglior centrocampista della Fiorentina questa sera. Ed è incredibile che fino ad ora non avesse mai messo piede in campo, anche per far giocare calciatori come Ndour che ogni volta dimostrano di non essere all’altezza della situazione, di qualsiasi situazione.


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