×

Vanoli (sala stampa): «Oggi sia solo l'inizio. Ho visto l'atteggiamento giusto. Il cambio modulo...»

Le parole del tecnico della Fiorentina dopo la vittoria dei viola contro la Dinamo Kiev al Franchi

Parla così mister Paolo Vanoli in conferenza stampa dopo la vittoria contro la Dinamo Kiev: «Ho trovato nuovi titolari? Sono le risposte che cerchi. Al di là del risultato, lo cercavamo, fa sempre morale. Ho sempre detto che era una competizione a cui teniamo. Faccio i complimenti a chi ha giocato e a chi è entrato. Cercavo questo spirito, ma dev'essere solo l'inizio. Dobbiamo capire che ogni partita per noi dev'essere una fatica. Andiamo insieme al Viola Park, staremo in ritiro. Sarà anche bello, ci si unisce dopo una vittoria. Lo faccio anche per recuperare. Quando vieni da tanto tempo da non vittorie la fatica più grossa è quella mentale. Si è visto nel finale, la paura di raggiungere questo risultato. Abbiamo messo un mattoncino, la strada sarà lunga. Non mi ero abbattuto prima e non mi voglio esaltare adesso. Ma sono contento perché da qui alla fine avrò bisogno di tutti». 

sponsored

KEAN ZOPPICAVA NEL FINALE. «Kean penso stia bene, solo crampi».

CAMBIO MODULO. «Nel calcio i moduli non ci sono più ormai. Vado a cercare la disponibilità dei ragazzi, se ce l'hai puoi far tutto. Ho detto che c'è un timing. Quando l'ho percepito, l'ho fatto. La mia difficoltà sul cambio modulo sono gli esterni. A Kouame faccio i complimenti davvero, rientrava dall'infortunio, ho dovuto aspettare la sua condizione. Fortini è un giovane, non si può caricare tutta la situazione da esterno. Bisogna stare attenti, la coperta è corta adesso e i cambi poi non ce li hai. Da allenatore devi ragionare. Sperando che possano rientrare altri ragazzi e dare un contributo». 

sponsored

NOTE POSITIVE. «Sintetizzo tutto nell'atteggiamento, nella voglia di arrivare a qualche cosa. La mia soddisfazione è questa, è la prima volta che vedo un atteggiamento che mi riflette per come sono fatto. Poi quando un attaccante fa gol è sempre bello, perché quando non segnano le punte un po' si innervosiscono». 

sponsored

RICHARDSON. «Con lui avevo parlato, quando l'avevo visto nel campionato francese mi aveva incuriosito tantissimo. L'anno scorso aveva giocato, quest'anno quando sono arrivato era un po' frastornato per la morte del padre. È un ragazzo di grande personalità tecnica, ma ci sono le due fasi nel calcio e deve farle meglio. Si vede gli strappi che ha con la palla, deve imparare a essere più ordinato tatticamente. Ha le potenzialità per attaccare la profondità, tecnicamente è un giocatore di valore». 

SEGNALI DALLE ESULTANZE. «Non voglio dire che oggi siamo guariti. Io con questi ragazzi parlo tanto, la situazione non è facile. Poi ci sono gli episodi che ti fanno capire. Vedere questi atteggiamenti di oggi deve essere il loro inizio. Dobbiamo avere un obiettivo forte tutti insieme, salvare la Fiorentina. Ora incontriamo il Verona che negli anni è stato capace di stare lì. Noi dobbiamo avere la stessa umiltà di queste squadre. Se hai lo stesso atteggiamento, sono convinto che la qualità possa uscire. In parte un passettino in questo si è visto stasera. Ma ci sono stato qua sotto, per noi è un percorso lungo. Bisogna essere sempre lucidi di testa. È normale che i risultati ti aiutano».


Lascia un commento