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Gud, fai qualcosa? 5 tiri in 624’ di questa Serie A (2 su rigore). Non calcia, non dribbla e ora neanche gioca

Numeri orribili per Gudmundsson in questo avvio di Serie A. Non tira, non dribbla, le ultime due è anche partito dalla panchina

Il momento è delicatissimo per la Fiorentina. Per uscire dal tunnel in cui la squadra viola è piombata serve ritrovarsi collettivamente, ma anche che qualche singolo faccia qualcosa in più. E tra quei singoli, ovviamente quelli maggiormente dotati di tecnica e fantasia, c’è sicuramente Albert Gudmundsson

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L’islandese continua a mantenere un rendimento altamente insufficiente. Che parta dal 1’ o che subentri a gara in corso. Se si guarda ai numeri sono disastrosi. A referto ha messo 5 tiri totali in 624 minuti giocati in questo avvio di Serie A, 0.5 tiri di media a partita. E ok che abbia trasformato due rigori, per cui il numero di tiri scende a 3, ma rispetto alle attese siamo molto al di sotto di quello che era lecito aspettarsi. 

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Non che l’anno scorso avesse brillato per continuità, anche per via di diverse problematiche fisiche che ne hanno condizionato tutta la stagione. Nonostante lo scarso feeling tecnico/tattico con Palladino, tuttavia, Gud era spesso riuscito a trasformare in oro quei pochi palloni che toccava, con quella particolare dote di calciare con rapidità, precisione e potenza. 

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Mettendo a confronto i dati di quest’anno, dell’anno scorso e delle precedenti stagioni, tra cui quella al Genoa in cui aveva fatto brillare gli occhi a molti, non c’è paragone. Non soltanto per gol e assist, quanto anche solamente per i tentativi. 

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Non riesce a rendersi pericoloso, non calcia e neanche riesce più a saltare l’uomo. O meglio, ultimamente non ci sta neppure provando, come si evince dai dati sui dribbling tentati, riusciti e falliti di media a partita. 

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Non è un caso se, eccezion fatta per la gara con il Genoa in cui mancava Kean, Vanoli abbia messo in campo da titolare l’islandese solamente con l’AEK Atene, lasciandolo in panchina sia con la Juventus che con l’Atalanta, quando il neo tecnico viola ha deciso di proseguire sul tandem Kean-Piccoli che, tra l'altro, non ha mai dato grandi risultati sin da Torino-Fiorentina di inizio stagione.

Ora da Gud, ci si aspetta di più. I colpi li ha, ha fatto vedere di averli anche a Firenze, per quanto in maniera discontinua. Non è più concesso limitarsi solamente al passaggio indietro (come fatto diffusamente a Bergamo). Alibi non ce ne devono più essere. Va bene anche sbagliare la giocata, il dribbling, il tiro, ma almeno che ci provi. 

 


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