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Malusci: «Ripartiamo da quanto di buono visto ieri. Io passerei a quattro dietro»

L’analisi del momento della Fiorentina da parte dell’ex difensore viola Alberto Malusci

Parla così a Radio Bruno l’ex calciatore della Fiorentina Alberto Malusci:  «Pensare che ad oggi la Fiorentina sia già retrocessa è una follia. Mancano tanti punti e mesi di campionato, chiaramente ci deve essere un cambiamento perché non si può rifare prestazioni come quella col Sassuolo. Ieri, ad esempio, abbiamo visto una buona reazione e vari singoli che si sono ritrovati, penso a Gudmundsson. Abbiamo visto Kean, carattere, buone cose nel finale di partita, qualche cambiamento tattico che ha funzionato. Si deve ripartire da quello»

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VANOLI. «Ora non c’è bisogno di giocatori che traccheggiano in campo, che si nascondono. Ora mi aspetto che anche Vanoli incida, deve fare delle scelte forti, mettendo chi gli dà garanzie. Serve carattere e personalità»

COMUZZO. «In una difesa a tre continua a non convincermi come centrale dei tre. Servirebbe un altro tipo di giocatore, che magari sappia impostare, verticalizzare. Comuzzo non ce l’ha queste qualità. Io non metterei né Pablo Marì né Comuzzo come centrale dei tre. Io penserei a passare ad una difesa a quattro. Ieri, ad esempio, ad un certo punto si è visto questo passaggio della difesa a quattro, mi è piaciuta in quel frangente la Fiorentina».

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CAMBIAMENTI. «Come dice Vanoli, effettivamente, questa rosa è un po’ povera di esterni. Ma, magari qualcuno lo si può adattare. Io mi sarei aspettato dei cambiamenti tattici e di modulo già qualche settimana fa, magari durante la sosta. Io sarei per un 4-4-2, con Comuzzo basso a destra, Pongracic e Viti centrali, a sinistra Parisi, con alti Fortini a destra e Kouame a sinistra, Richardson-Mandragora o Sohm in mezzo e davanti Gud-Kean. Di solito, quando devi salvarti, la prima cosa è mettere in ordine la difesa. Si comincia da lì, è fondamentale».

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REGISTI. «Nicolussi e Fagioli provano poco la verticalizzazione. Ma è anche vero che ci sono pochi movimenti, poche soluzioni. La squadra in generale palleggia poco, per cui è difficile anche per chi gioca in regia trovare qualcuno da servire. Anche sulle corsie esterne, quest’anno, non stanno facendo bene, come l’anno scorso facevano sempre Dodo e Gosens. Vanno sfruttate di più le fasce».

DE GEA«Non è nel suo miglior momento, ma non voglio pensare che sia in crisi o che sia diventato un problema. Uno come De Gea, l’anno scorso, ci ha fatto fare tantissimi risultati grazie alle sue parate».


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