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Destinazione Europa: alla scoperta dei ciprioti dell’APOEL Nicosia

APOEL Nicosia
Dal profilo Instagram dell'APOEL Nicosia

Seconda trasferta europea stagionale per la Fiorentina, che dopo essere volata in terra elvetica adesso salpa nel Mediterraneo

La terza giornata del girone unico della competizione europea vede viaggiare la Fiorentina nel Mediterraneo verso Cipro per sfidare, nel giorno del suo 98° compleanno, la squadra più titolata del campionato cipriota: l’APOEL Nicosia. Basti pensare che la bacheca del club conta 29 titoli nazionali e 36 trofei nelle competizioni locali.

PRIME GIOIE. Nonostante campione in carica della Cyprus League sia il Pafos (che peraltro la Fiorentina affronterà nel prossimo turno della competizione europea in scena allo stadio Artemio Franchi il 28 novembre alle ore 21.00), l’APOEL si è già tolta la prima soddisfazione stagionale con la conquista della Supercoppa cipriota.

UN RENDIMENTO ALTALENANTE. Dopo 9 giornate di campionato l’APOEL si trova al quarto posto, in piena zona qualificazione ai play-off per giocarsi la vittoria finale, ma distanziata per ben 8 punti dalla vetta della classifica (occupata proprio dal Pafos) complice dei risultati non continui accorsi fin qui, nonostante viaggi su un rendimento di 2 gol fatti a partita e solo 1 gol subito ogni due incontri giocati di campionato.

DELUSIONE IN EUROPA. Rendimento deludente, invece, nelle prime due uscite in Conference League. Al pareggio in esordio contro gli irlandesi dello Shamrock Rovers è seguita una ben più pesante sconfitta casalinga (seppur di misura con il risultato di 0-1) contro i bosniaci del Borac Banja Luka, facendo risultare evidente la necessità di invertire la rotta ed ottenere la prima vittoria europea stagionale.

SERATA INFUOCATA. Ecco allora che la partita di giovedì contro la Fiorentina acquisisce un’importanza maggiore. Guidati dall’esperto tecnico spagnolo Manuel Jimenez, che vanta un lungo percorso tra club di Spagna, Grecia e Medio Oriente, i gialloblù si aggrappano ora, nel giorno del 98° compleanno del club, al sostegno di un pubblico infuocato (previsti 22 mila spettatori), sempre pronto a rivivere le grandi notti europee del passato. Una delle più memorabili rimane il quarto di finale di Champions League contro il Real Madrid nell’aprile 2012, un momento storico per il club. In quell’occasione, nonostante la sconfitta per 5-2 al Bernabeu, l’APOEL riuscì comunque a lasciare un segno con due gol firmati da Manduca e Solari, che rimarranno per sempre impressi nella memoria dei tifosi.

LA ROSA. Una volta tra i protagonisti di grandi sfide europee, oggi il club cipriota appare ridimensionato, con una rosa composta da alcuni veterani e pochi giovani talenti di spicco. Il capitano e portiere Vid Belec, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, e l’ex simbolo del Benfica, Pizzi, sono tra i nomi più noti ma anche tra quelli che si avvicinano alla fine della carriera.

Il principale punto di riferimento in campo dovrebbe essere il trequartista tedesco Max Meyer, arrivato dal Lucerna per 1,7 milioni di euro – un record di spesa per il club cipriota. Tuttavia, al di là del colpo Meyer, il resto della rosa è un insieme eterogeneo di nazionalità, con soli quattro giocatori ciprioti. Complessivamente, il valore stimato dell’intera squadra si aggira intorno ai 15 milioni di euro, un numero che palesa la distanza rispetto alla Fiorentina, il cui valore di mercato è stimato a ben 258 milioni.

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