×

Polverosi sul CorSport: «Clamoroso, la Viola vince una partita. Un passettino senza fare gli schizzinosi»

Troppo importante vincere. Kean e Gudmundsson segnano, Vanoli cambia e Dzeko si prende la fascia di capitano

Clamoroso al Franchi: la Fiorentina ha vinto una partita. In campionato non è mai successo, in Conference era capitato il 2 ottobre scorso col 2-0 contro il Sigma Olomouc. Settanta giorni e cinque partite dopo, quel che resta del Franchi è esploso. Con la forza di un petardo, d’accordo, ma era quello che ci voleva per una squadra così depressa. Una piccola ripartenza. In assoluto, l’ultima vittoria dei viola era datata 23 ottobre, tre a zero a Vienna contro il Rapid. Nelle successive nove gare, solo pareggi e sconfitte. Così scrive Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport - Stadio.

sponsored

PASSETTINO. Senza illudersi troppo (vale la pena ricordare che dopo il 3-0 in Austria, quando la squadra sembrava sul punto di ritrovarsi, sono arrivate due sconfitte e un pareggio in campionato) questo passettino può essere utile per Vanoli verso lo scontro diretto col Verona, ovvero la sfida fra l’ultima e la penultima del campionato. Se poi questa vittoria non ha i contorni del gran gioco e se è arrivata contro la sesta del campionato ucraino, i tifosi se ne faranno una ragione. Nella situazione in cui si trova oggi la squadra non ci sembra il caso di fare tanto gli schizzinosi. Era troppo importante per la Fiorentina vincere

sponsored

NOVITA'. Della gara di ieri si può individuare qualche timido segnale positivo. Per esempio il gol di Kean con uno stacco notevole e una frustata di testa sul cross di Dodo. Non segnava da 525 minuti. E’ vero che ne ha sbagliati tre, di gol, ma anche per lui può diventare una ripartenza. Su uno di questi gol mangiati (anche grazie alle prodezze di Neshchert), è arrivata comunque la rete di Gudmundsson, altro segnale col segno più. Invece è da verificare in futuro il cambio di impostazione di metà ripresa: Vanoli ha schierato per la prima volta la difesa a quattro, modulo 4-4-1-1, con Dodo, Pongracic, Comuzzo e Parisi dietro, Fortini, Richardson, Ndour e Kouame a centrocampo e Gudmundsson dietro a Kean. Per merito di Parisi (cross del gol dell’islandese e della palla-gol per Moise), la Fiorentina è sembrata più brillante, ma presto ha perso di nuovo le distanze. Finale per Dzeko. Ieri sera, assente Ranieri, gli è stata consegnata la fascia di capitano, nonostante altri nove titolari avessero più anzianità viola di lui. E’ l’effetto-megafono, peccato però che dalle parole Edin non sia ancora passato ai fatti.

sponsored

Lascia un commento

ULTIME NOTIZIE