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Gazzetta - Medicina Europa, la risposta che serviva dopo Reggio Emilia. Testa e modulo: segnali per Vanoli

Ancora difetti in fase difensiva, ma dal giovedì di Conference ci sono segnali positivi. Soprattutto nell'atteggiamento

Quarantanove giorni dopo, la Fiorentina riscopre il dolce gusto della vittoria. Contro la Dinamo Kiev è arrivata la risposta seria che ci si aspettava dopo la tremenda sconfitta con il Sassuolo e prima della delicatissima sfida con il Verona. Il successo di ieri serve a irrobustire la classifica della Conference League, ma soprattutto a guardare con un pizzico di fiducia in più alla prossima partita di campionato e al futuro. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

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MEDICINA. La Fiorentina non è guarita, ovviamente, ma ha preso una medicina che le consente di stare meglio qualche giorno. In questo momento è già una bellissima sensazione. Ieri, oltre alla vittoria, Vanoli si è portato a casa alcune buone notizie. La prima è psicologica: i viola hanno approcciato bene la partita (spinti anche dal calore degli encomiabili tifosi), hanno segnato in fretta con Kean, hanno sprecato, hanno controllato. Poi, a inizio ripresa, hanno concesso qualcosa incassando il pareggio in modo anche un po’ casuale a causa di uno splendido tiro da fuori di Mykhailenko. Ma stavolta la Fiorentina non si è sciolta di fronte alla prima difficoltà e anzi ha ripreso in mano il gioco trovando con Gudmundsson la rete decisiva e sfiorando più volte il tris

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GOL E MODULO. La seconda buona notizia riguarda proprio gli attaccanti: Kean e Gud hanno segnato, Dzeko ha creato gioco andando anche lui vicino al gol, Kouamé è entrato molto bene sulla sinistra quando Vanoli ha cambiato modulo. A proposito, la terza buona notizia è tattica. È piaciuta la verticalità con la quale la Fiorentina, schierata con il 4-2-3-1, ha affrontato l’ultima mezz’ora ed era piaciuta anche la formula con il doppio centravanti nel 3-5-2 iniziale. Con l’atteggiamento giusto si possono fare tante cose.

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DA RIVEDERE. Ci sono anche le annotazioni negative. La squadra continua a non leggere bene i momenti della gara e le difficoltà specifiche. Nel primo tempo la Dinamo Kiev aveva trovato sulla destra, tra Fortini e Ndour, le zolle in cui sollecitare gli spunti di Voloshyn. E le contromisure non sono state trovate in fretta. A inizio ripresa gli ucraini hanno spinto un po’ di più e la Fiorentina ha concesso un’occasione in transizione con sette viola nella metà campo offensiva e trenta metri liberi per gli avversari e poi ha incassato il gol schiacciandosi in massa verso De Gea e lasciando libero il tiro dal limite. Sono situazioni facili da disinnescare, ma al momento sono gli errori che dimostrano le paure e le ingenuità della squadra. La Fiorentina subisce almeno un gol da ben 10 partite consecutive. Rendere più solida la difesa è fondamentale per Vanoli.


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