Pasqual: "Mi fanno ridere quelli che dicono che la società ha dato l'input di non andare in Europa"

Le dichiarazioni dell'ex capitano viola in vista della gara contro la Juventus

L'ex terzino della Fiorentina, Manuel Pasqual ha parlato a Radio Bruno: "Speriamo ci sia un lieto fine. Penso che tutti vorrebbero vederla in Europa. Non possiamo nemmeno dire che sarebbe stato meglio avere una partita più facile, visti gli ultimi risultati.

A questo punto meglio una partita così che si prepara da sola: può essere la partita che a livello mentale ti permette di non avere cali di tensione come nelle gare sulla carta più semplici. Non è mai una partita come le altre ed è una partita fondamentale che potrebbe dare gioia ed entusiasmo alla gente".

EFFETTO FRANCHI. "Dà grande voglia di fare risultato e regalare una gioia a tutti: è una carica che si trasporta durante la settimana giorno dopo giorno fino a quando esci dal tunnel degli spogliatoi. Poi basta una scintilla per accendere il Franchi, come successe qualche anno fa in una partita che sembrava persa".

EUROPA. "C'è la possibilità di andare oltre i confini italiani e portare il marchio della società in giro per l'Europa. Mi fanno ridere quelli che dicono che la società abbia dato l'input di non andare in Europa. E' un tornaconto per tutti".

CAPITANO. "Essere il capitano di una squadra è sempre una responsabilità, ma in queste partite è più semplice parlare alla squadra in queste partite: può bastare anche guardare negli occhi i compagni". SAPONARA-IKONE. "Ho visto due giocatori che possono cambiare la partita con caratteristiche diverse.

Riccardo viene più tra le linee, Ikoné è più un giocatore di ripartenza. Dipende da come vuole affrontare la partita Italiano". CENTRAVANTI. "Vlahovic aveva numeri importanti perché riusciva a concretizzare al meglio le verticalizzazioni e i cross, ora c'è un giocatore che attacca forte la porta come Cabral: ha bisogno di qualche palla in più e di altri compagni in area che possano portar via qualche difensore".