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Editoriali

Un mini ciclo senza sconfitte per una Fiorentina in grande crescita. Italiano il grande vincitore di Napoli

Italiano

Sette partite consecutive senza sconfitta raccontano di una Fiorentina in crescita, che in campionato vuole provare a soverchiare l’ordine costituito

La vittoria con il Napoli, arrivata appena prima del secondo break stagionale, regala alla Fiorentina numerose buone notizie. Innanzi tutto, è la miglior prestazione di questo inizio di stagione. E arriva sul campo dei campioni d’Italia in carica, sebbene alle prese con i tanti problemi della nuova gestione Garcia. La Fiorentina stavolta non regala un tempo o parte del match agli avversari: è concentrata e dentro la partita dal primo all’ultimo minuto di gioco. Inoltre, la Fiorentina affronta (finalmente) con il sorriso la sosta per le Nazionali appena iniziata. Infine, i tre punti del Maradona consegnano alla squadra di Italiano una classifica a dir poco stuzzicante.

ZONA CHAMPIONS. Il bilancio che si può trarre dopo 8 giornate di Serie A è più che positivo: cinque vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, per un totale di 17 punti che significano terzo posto a pari merito con la Juventus, a due punti dall’Inter seconda e a quattro lunghezze dal Milan capolista. La Fiorentina ha totalizzato 8 punti in più rispetto al difficile inizio dell’anno scorso e 5 in più rispetto al 2021-22, prima stagione in viola di Italiano. Riguardo alle avversarie, Arthur e compagni hanno affrontato tre delle sette big italiane, vincendo contro Napoli e Atalanta e perdendo (malissimo) con l’Inter. Molto probante sarà il prossimo mini ciclo, nel quale i viola dopo l’Empoli affronteranno consecutivamente Lazio (all’Olimpico) e soprattutto Juventus (al Franchi).

INCIAMPI IN EUROPA. In Conference League, invece, l’inizio non è stato dei più semplici: dopo la qualificazione (sofferta) ai playoff col Rapid Vienna, sono arrivati due pareggi contro Genk e Ferencvaros. Due punti raccolti con fatica, soprattutto con gli ungheresi, che ricordano l’avvio complicato in Europa del 2022-23. Tuttavia, questo girone sembra essere ben più impegnativo rispetto a quello di 12 mesi fa, nel quale c’erano ben due squadre ‘materasso’ come Hearts e Riga e la capolista Istanbul Basaksehir non sembrava certo meglio di Genk e Ferencvaros. Con questo non si vuole negare che la Fiorentina resti, sulla carta, la più forte. E che debba puntare a vincere il girone, per proseguire il percorso europeo ed evitarsi le due partite di ‘spareggio’ contro una squadra che scende dall’Europa League. Le prossime due partite sono contro il Cukaricki, squadra di quarta fascia che non dovrebbe destare problemi, in attesa degli scontri diretti con Genk e Ferencvaros che ne frattempo si affronteranno tra loro.

IN CRESCITA. Tirando le somme, c’è da sorridere e non poco per questo avvio di stagione. Non sono mancati i passaggi a vuoto, inevitabili quando si gioca ininterrottamente ogni tre giorni ma da ridurre se si vuole continuare a stazionare nelle zone nobili della classifica. Tuttavia, la Fiorentina sembra essere cresciuta rispetto alla squadra vista nel primo mese. Nel secondo mini ciclo iniziato il 17 settembre con l’Atalanta e concluso lo scorso 8 ottobre con il Napoli, nel quale la Fiorentina ha affrontato 7 partite in 21 giorni, sono arrivate quattro vittorie, tre pareggi e nessuna sconfitta. Un ruolino di marcia che certifica l’ottimo stato di condizione mentale ma anche fisica. Eccezion fatta per la sfida col Ferencvaros, nella quale gli uomini di Stankovic per un’ora sono andati al doppio della velocità rispetto alla squadra di Italiano, la Fiorentina ha infatti mostrato una condizione fisica in crescita rispetto all’avvio di stagione.

ITALIANO SUGLI SCUDI. Più di tutti i singoli, più dei trascinatori Gonzalez e Bonaventura, del direttore d’orchestra Arthur, delle sorprese Quarta e Duncan, dei giovani terzini dannatamente stuzzicanti Kayode e Parisi, è la Fiorentina di Italiano. Per una buona parte della piazza, l’allenatore gigliato è il primo a essere criticato quando le cose non vanno per il verso giusto e l’ultimo a ricevere complimenti quando la squadra fa risultato. La vittoria col Napoli, però, porta la sua firma al 100%. Anche per i più feroci detrattori dell’ex Spezia, è Italiano ad aver stravinto la partita a scacchi con Garcia.

La forza di un gruppo coinvolto a pieno nelle idee del proprio condottiero. Idee di calcio rischiose, a volte estreme, che in cambio danno un’impronta di gioco ben riconoscibile. Votata all’attacco e all’aggressione. Nel bene e nel male. In questo inizio di stagione, così come in generale nel triennio fiorentino, propendono decisamente i lati positivi. L’importante è che si prosegua su questa via. L’obiettivo si chiama Europa, il sogno si chiama Champions. Per arrivarci, la Fiorentina deve restare aggrappata a quelle posizioni fino alla fine e sperare in qualche ‘regalo’ dalle avversarie sulla carta più forti. I viola sono pronti a lottare fino in fondo per cercare di soverchiare l’ordine costituito.

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