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Fiorentina, al peggio non c'è mai fine: ecco un'altra umiliazione. Appello alla società: fatevi da parte

3 min di lettura

Altro giro, altra corsa, altra sconfitta incredibilmente disarmante per la squadra di Vanoli. Anche stavolta pessima prestazione e risultato confermato

Il detto dice che non può piovere per sempre, invece la Fiorentina a oggi si conferma l'eccezione che conferma la regola. Piove a dirotto in casa viola da luglio a questa parte. Una società di dilettanti allo sbaraglio capace di sbagliare ogni singola scelta in ogni singolo momento.

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Pensare che queste disfatte e queste umiliazioni siano il frutto del caso o del “periodo negativo” è l'ennesima bugia che questa società vuol far passare alla piazza. Ma la responsabilità, stavolta e sempre, è ancora una volta di questa società, dal presidente in giù.

Di conferme della propria inadeguatezza ne stanno ricevendo di giorno in giorno, di partita in partita, eppure nulla si muove, niente viene fatto. Una società di dirigenti talmente pieni di sé da voler portare la Fiorentina in Serie B pur di non farsi da parte.

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E in un contesto del genere, con una pochezza del genere a livello societario, non ci si può stupire se poi in campo si viene umiliati in ogni occasione.

Cosa possiamo dire della partita? Le solite cose che si ripetono da mesi e mesi: una squadra sconclusionata, incapace di difendere e di attaccare. Che prende gol sempre e non ne fa mai; che gioca a caso, senza voglia, senza determinazione, senza coraggio. Giocatori che timbrano il cartellino del proprio “turno di lavoro” e se ne vanno a casa, senza la minima preoccupazione.

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Vanoli è un Pioli che non ce l'ha fatta

Da Pioli a Vanoli che cosa è cambiato? Nulla. Anzi Vanoli è riuscito a peggiorare una situazione già disperata. Merita l'esonero, non ci sono dubbi: non ha avuto il coraggio di portare avanti le proprie idee, non ha avuto la forza di imporsi in uno spogliatoio di calciatori egoisti e disinteressati alla Fiorentina.

Vanoli, come Pioli, è da mandare via. Ma per prendere chi? Per fare cosa? E chi lo sceglie quello dopo? I soliti protagonisti di questa retrocessione annunciata? La Fiorentina è una nave che cola a picco e nessuno sta provando a buttare fuori l'acqua, anzi.

L'unico sentimento che dovrebbero provare tutti in questa società è la vergogna, ed è l'unico sentimento che sicuramente nessuno di loro sta provando.

Porteranno la Fiorentina in Serie B, perché è l'unica cosa che sono capaci di fare.

Domenica arriva l'Udinese

Domenica al Franchi ci sarà un'altra partita decisiva della stagione della Fiorentina ed è facile pensare che andrà esattamente come tutte le altre fino ad ora (Lecce, Sassuolo, Verona).

La Fiorentina è una squadra morta, è una squadra vuota, non c'è un giocatore che oggi merita di indossare quella maglia. Eppure nessuno fa niente.

Servirebbe una pulizia totale: mandare via tutti, a partire dai dirigenti. Servirebbe mettere alla porta da ora chi a Firenze non vuole stare, tanto in Serie B si va con o senza Kean, Gudmundsson, Gosens, Dodo, De Gea, Mandragora e compagnia.

Ma chi può fare un'azione tanto coraggiosa, tanto audace? Non certo chi sta guidando la Fiorentina in Serie B. Non certo Ferrari e Goretti, non certo Pradè.

E allora che si fa? La paura è che la risposta la conosciamo già: non faranno niente. La speranza, l'appello che possiamo fare, è che questa società abbia ancora un minimo, un briciolo, di rispetto della Fiorentina e che si facciano tutti da parte il prima possibile. Così è un'agonia dall'esito scontato che nessun tifoso viola merita.


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