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Editoriali

Si accende il mercato, ma oggi conta solo il campo. Col Toro sono attese risposte importanti

Gudmundsson Fiorentina

Serata importante dal punto di vista del mercato, ma la Fiorentina non dovrà essere distratta da voci e trattative. Adesso conta più il campo

L’intrigo Luiz Henrique ha animato un sabato sera che sembrava tutto sommato inutile dal punto di vista del mercato. Invece no. La notizia dell’accordo tra Botafogo e Zenit San Pietroburgo è piombata a Firenze dopo le 22.30. Ok intorno ai 35 milioni di euro e dal Brasile si è parlato di scambio di documenti in corso. In realtà più avanti si è capito che sì, l’accordo fra i club c’è, ma Luiz Henrique non è per niente convinto di andare a giocare in Russia. Il tira e molla prosegue, anche se oggettivamente la Fiorentina non può arrivare a offrire 35 milioni nemmeno a fronte di un’eventuale (ancora ipotetica) cessione di Ikoné.

Per questo la pista Man ha ripreso vigore. In conferenza stampa Fabio Pecchia ha parlato di ‘mal di pancia’ del calciatore rumeno. Un classico di quando le trattative e le voci di mercato ‘disturbano’ i giocatori. Man oggi non è sicuro di giocare contro il Venezia. Ufficialmente per un problema alla schiena che si trascina da qualche giorno. Il calciatore è in attesa di notizie da Firenze. La Fiorentina ha scelto lui in caso di naufragio (comunque vicino nonostante la resistenza del giocatore) dell’affare Henrique. A inizio settimana si definiranno anche altre due trattative. Kayode andrà al Brentford (prestito oneroso a 500.000 euro, dovesse esserci un diritto di riscatto ci sarà anche un controriscatto, la Fiorentina vuole tenere il controllo su di lui), poi si perfezionerà lo scambio Sanabria-Kouame.

Ma oggi tutto questo conta pochissimo. Anzi niente. Oggi conta il campo. La Fiorentina ospita un Torino rinfrancato dal punto strappato nel derby alla Juventus, ma comunque bisognoso di punti salvezza (+4 sulla zona retrocessione). Punti che servono come il pane anche alla Fiorentina. La vittoria manca dallo scorso 8 dicembre contro il Cagliari. Un punto nelle ultime cinque è troppo poco per continuare a sperare in qualcosa di importante a livello europeo.

Quella del gruppo è stata una settimana importante dopo la disfatta inattesa di Monza. La chiamata di Commisso per confermare Palladino, il confronto nello spogliatoio e probabilmente anche un qualcosa di nuovo a livello tattico. Avanti comunque con il 4-2-3-1, ma si proverà a tornare all’antico equilibrio con la presenza di Folorunsho largo a sinistra, in quello che era il ruolo di Bove. Sottil dovrebbe inizialmente partire dalla panchina. Davanti a De Gea spazio a Dodo, Comuzzo, Ranieri e Gosens. Adli e Mandragora in mediana. Colpani, Gudmundsson e l’ex Napoli alle spalle di Kean.

Attesa per la prova di Gud, irriconoscibile nelle ultime uscite. Palladino ha lavorato molto in settimana su di lui, ci ha parlato, se lo è coccolato. La Fiorentina non può permettersi di non averlo al top della condizione psicofisica. Deve tornare in fretta quello dello scorso anno. Lui come Colpani, un altro atteso da prove più significative sotto porta. Partita, quella di oggi, che darà risposte importanti. In un verso o nell’altro.

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