Connect with us

Editoriali

La Fiorentina cade nella trappola Empoli. Vecchi errori e centravanti invisibili: salto di qualità rimandato

Brutta sconfitta interna per i viola, troppo fragili in difesa e poco determinati in attacco. I vecchi limiti impediscono il salto di qualità

Come nel peggiore dei film già visti. Quando c’è bisogno del salto di qualità, magari contro avversari dal trend disastroso e affamati di punti, ecco che arriva puntuale il passo falso. Che stavolta fa ancora più male perché arriva al Franchi, nel derby metropolitano contro l’Empoli. In una partita in cui la Fiorentina fa tanti errori, in difesa come in attacco. Vecchi difetti che ritornano, proprio quando bisognerebbe sfruttare un turno di campionato sulla carta favorevole.

CON I PIEDI PER TERRA. Altro che miglior partenza della storia viola nell’era dei tre punti a vittoria, altro che terzo posto (con la Juve) a due punti dalla vetta. Il ko per 2-0 contro l’Empoli fa tornare la Fiorentina con i piedi per terra. Niente di catastrofico, sia chiaro, perché buttare ciò che di buono è stato fatto finora sarebbe tafazziano. Però la sconfitta è brutta brutta e come tale va registrata. Perché Andreazzoli imbriglia e colpisce Italiano là dove fa più male, nelle ripartenze veloci e nelle imbucate negli spazi larghi. Caputo la sblocca, Cambiaghi sfiora il bis, ancora Caputo lo trova ma viene stoppato dal Var per un tocco di mano. La Fiorentina nella ripresa alza i giri, fa tanta pressione ma Berisha si deve sporcare poco i guanti (se non nei minuti finali). E così arriva il raddoppio di Gyasi, mentre Destro sfiora anche il clamoroso tris.

CENTRAVANTI INVISIBILI. “Abbiamo sbagliato troppo nelle due aree di rigore”, ha sintetizzato Italiano. Vero, verissimo. Decisamente troppo leggeri dietro, troppo aperti, con poche protezioni proprio dove si sapeva che l’Empoli avrebbe potuto far male. Ma anche troppo confusionari e poco determinati davanti, perché a parte Gonzalez (seppur a volte troppo accentratore, vista la poca partecipazione dei compagni vicini) gli altri fanno fatica a creare giocate insidiose. Non solo, perché alla fine di palloni dentro ne vengono messi parecchi. Ma dei centravanti neanche l’ombra. Nzola sembra non avere neanche la determinazione per andare sui palloni sporchi, per battagliare come il suo fisico gli permetterebbe. Beltran qualcosa in più ci mette, ma poca roba.

‘PIU’ SVEGLI’. E alla fine i limiti vengono a galla. Va bene la cooperativa del gol, ma se i centravanti non segnano alla fine il conto ti può arrivare. Così come sugli esterni non può essere solo Nico la certezza: tra Brekalo, Sottil e Kouame nessuno ha convinto. “Sono passati tantissimi palloni dentro l’area e dobbiamo cercare di essere più svegli, più scaltri. Ogni partita creiamo tanto e avere i nostri due attaccanti con un solo gol è un peccato. Dobbiamo migliorare velocemente“, le parole di Italiano a fine gara. Nzola ha lavorato per due settimane al Viola Park, ma di miglioramenti non se ne sono visti. Anzi. Mentre Beltran ha provato quel guizzo sul tiro murato (anche) con la mano da Luperto, poi è stato sempre accerchiato dai difensori empolesi.

NELLA TRAPPOLA. Insomma, la Fiorentina è caduta a piè pari nella trappola Empoli. Una squadra che aveva il peggior attacco d’Europa e la terza peggior difesa del campionato è riuscita a vincere 2-0 al Franchi. Un’esame di maturità steccato per la squadra di Italiano, che ora può solo mettere da parte in fretta questa brutta caduta. Giovedì c’è infatti già la Conference, con la sfida al Cukaricki sempre al Franchi da vincere per forza per rimettere in piedi il girone europeo. Certi passi falsi sembravano archiviati, invece la Fiorentina torna a leccarsi le ferite per ciò che poteva essere e non è stato.

125 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

125 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

125
0
Lascia un commento!x