La Nazione in edicola stamani fa i conti in tasca alla Fiorentina in questa prima parte di sessione estiva di calciomercato
Manca più di un mese alla fine del calciomercato estivo (1 settembre) ma è già tempo di dare un primo sguardo ai conti della Fiorentina in questa sessione di trattative, analizzando entrate e uscite della società. I viola, come si legge su La Nazione, si sono mossi in anticipo rispetto al passato, consegnando a Italiano quattro volti nuovi come Gollini, Dodô, Mandragora e Jovic, che sono andati a sostituire Dragowski, Odriozola, Torreira e Piatek.
Tra i nuovi acquisti, il giocatore più pagato è stato Dodô, costato 14,5 milioni + 3,5 di bonus. Cifra record per il ruolo di terzino, per quanto riguarda la Fiorentina, con il brasiliano che potrà essere tesserato solo quando il club cederà un calciatore extracomunitario all’estero. Il secondo acquisto più costoso è stato Mandragora: 8,2 milioni (pagabili in tre esercizi) più un altro eventuale milione di bonus. Situazione diversa per Gollini, che la Fiorentina ha preso dall’Atalanta in prestito con diritto di riscatto. Un prestito oneroso di 500mila euro e un riscatto fissato a 8 milioni. L’operazione più anomala dell’estate viola è sicuramente quella legata a Jovic, arrivato a Firenze con una formula molto particolare. La Fiorentina infatti non ha dovuto sborsare niente al Real Madrid per assicurarsi l’attaccante serbo. In sintesi: ad ora, in questa sessione di calciomercato, la società ha speso 23,2 milioni di euro, a cui in futuro potrebbero aggiungersi fino ad un massimo di 4,5 milioni e l’eventuale esborso per il riscatto di Gollini.
L’altra faccia del mercato, ovvero quella relativa alle entrate, è più complessa. La Fiorentina ha dato in prestito molti giovani, ha ceduto il classe 2003 Ghilardi al Verona per 500mila euro e sembra vicina ad incassare circa 4 milioni dallo Spezia per Dragowski (oltre ai 2,5 milioni per Pulgar dal Flamengo). Per il resto, tra giocatori svincolati e prestiti che non sono stati riscattati, vere e proprie cessioni remunerative non ce ne sono state. Tuttavia, la società può contare sui soldi (che in parte ha già incassato e in parte incasserà) derivanti dalle cessioni di Chiesa e Vlahovic.
Di
Redazione LaViola.it