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Bencina: «De Gea ex atleta, spogliatoio non unito. Ci vorrebbe uno come Astori»

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Le parole dell'ex centrocampista dell'Udinese: «Ho conosciuto Davide. Era brillante, sapeva cucire possibili strappi all'interno di un gruppo»

L'ex centrocampista dell'Udinese Claudio Bencina, protagonista della doppia promozione dalla C alla A alla fine degli anni Settanta, è stato intervistato da Il Gazzettino e ha parlato anche di Fiorentina. Intanto così su Zaniolo: «Nicolò mi ha impressionato parecchio. Vederlo all'opera fa un certo effetto, lui ti regala soddisfazioni, contro il Napoli è stato devastante, non c'era verso per fermalo. Quando parte in verticale con la braccia un po' larghe difende palla come pochi, ha tecnica, velocità fisicità; la sfera gli rimane incolla tata al suo magico piede sinistro, è bravissimo anche nel tiro da fuori. E completo, uno come lui serve, eccome all'Italia, oltre all'Udinese, ovvio».

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MOMENTO. «Non ricordo di aver visto giocar così bene i bianconeri negli ultimi anni. Tanto di cappello all'allenatore che ha azzeccato ogni mossa, che ha caricato nella giusta misura i suoi. In campo c'era una squadra vera e il Napoli ha subito le conseguenze, non è riuscito a trovare le giocate per rendersi a sua volta pericoloso».

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FIORENTINA. «Si fanno ipotesi, pare che lo spogliatoio non sia unito, mi sembra che De Gea, grande portiere sino alla passata stagione, si comporti da ex atleta. Sei punti in 15 gare certificano una crisi senza precedenti. Là davanti Kean non segna più e pensare che la Fiorentina ha un organico di valore per cui vederla all'ultimo posto, a meno otto dalla quartultima, fa un certo effetto. Ci vorrebbe un elemento in squadra come il povero Astori che ho conosciuto quando giocava nella Cremonese dove io allenavo le giovanili. Era brillante, sapeva cucire possibili strappi all'interno di un gruppo, sapeva sempre fare le cose giuste per troncare sul nascere talune polemiche. Quest'anno con Pioli alla guida ritenevo che la Fiorentina potesse fare il salto di qualità, ma se il tecnico ha fallito, allora la situazione è grave. Pioli è un allenatore tra i migliori, ho fatto il Corso allenatori di Coverciano assieme a lui e a Romeo Benetti, so quanto vale soprattutto come persona. Ma l'Udinese domenica non deve pensare ai guai dei viola, deve giocare come sa, come ha fatto contro il Napoli».

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