Vai al contenuto
×

Marino: «Fiorentina, serve mentalità operaia. La Conference non aiuta, manderei altri giocatori»

2 min di lettura

Le dichiarazioni dell'ex dirigente tra le altre di Atalanta, Napoli e Udinese

L'ex dirigente di Udinese, Napoli e Atalanta, Pierpaolo Marino ha parlato a Sportitalia della crisi della Fiorentina: «La Fiorentina può salvarsi, ma il problema è che deve trasformarsi da squadra internazionale a squadra operaia. Per quelle imprese di bassa classifica ci vogliono gli operai, altrimenti arriva una squadra con la mentalità del Verona, abituata a quella lotta, e ti batte a Firenze: così entra sempre più nella paura e nei giocatori che coltivano il proprio orticello, che è la cosa peggiore. L'ambiente è spaventato, ma i giocatori coltivano il proprio orticello singolarmente e non sono uniti come operai che devono salvare la ditta. La situazione della Fiorentina prescinde dalla questione tecnico-tattica: riguarda il gruppo, la squadra non si è compattata per un obiettivo minimo come la salvezza dove è piombata dall'inizio. E' una squadra costruita con valori tecnici nettamente superiori. Mi ricorda squadre che sono scese come la Sampdoria nel recente passato. E' una questione di mentalità e di umiltà del gruppo. Io per esempio non andrei nemmeno alle partite internazionali, manderei altri giocatori, perché non aiuta: una gara vinta in campo internazionale poi li fa soccombere contro il Verona dopo. La squadra deve acquisire una mentalità operaia, altrimenti arrivano gli operai delle altre piccole e ti picchiano. La squadra la trasformi col mercato e vai su giocatori di altro tipo».

sponsored

PIOLI. «Non si può dire che Pioli è scarso o che è bollito: è un signor allenatore o comunque uno che non vale l'ultimo posto in classifica. Il problema è che la squadra ha una mentalità disgregata che mangia gli allenatori».


Lascia un commento