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CorFio - Dzeko, Nicolussi, Viti e Fortini: il giovedì di coppa può ribaltare le gerarchie

Domani arriva la Dinamo Kiev: occasione per chi gioca meno. Ancora fuori Gosens

A dispetto di quanto raccontato dal d.s. viola Goretti nell’immediato dopo gara di sabato a Reggio Emilia, quando il dirigente aveva preannunciato «scelte drastiche» da un punto di vista tecnico, l’allenatore è sì alle prese con uno spogliatoio in subbuglio, ma deve pure fare i conti con defezioni importanti. Un’altra delle (tante) contraddizioni del momento in casa viola dove i punti di vista dei vari protagonisti si sovrappongono, come del resto avvenuto per le diverse spiegazioni (di Vanoli e Gudmundsson) alla vicenda del rigore conteso tra Kean e Mandragora. Così se alla vigilia della trasferta emiliana il tecnico si era visto costretto a rimandare il passaggio da 3 a 4 difensori per l’assenza di Gosens, gli acciacchi di Fazzini e la squalifica di Pongracic, in avvicinamento alla gara contro gli ucraini lo scenario non è migliorato. Mentre Fagioli è stato costretto ad allenarsi a parte ieri rilanciando la candidatura di Nicolussi Caviglia, l’esterno tedesco non pare ancora in grado di tornare in campo dal primo minuto, tanto che anche contro la Dinamo Vanoli potrebbe riproporre il 3-5-2, scrive il Corriere Fiorentino del match che attende domani i viola con la Dinamo Kiev.

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GERARCHIE. Tra di loro Vanoli dovrà individuare chi ha la testa più libera, elementi rimasti fuori nelle ultime gare che possano scendere in campo con meno timori. Potrebbe riproporre Martinelli tra i pali dopo la gara giocata a Mainz con Galloppa in panchina, la presenza in difesa di Viti al posto del discusso Ranieri, o ancora il rilancio di Fortini a discapito di un Dodò lontano dal miglior rendimento. Senza dimenticare quel Dzeko protagonista dell’ultima uscita in Conference League e del confronto con i tifosi andato in scena qualche giorno dopo a Bergamo, destinato a concedere un po’ di fiato a uno tra Kean e Gudmundsson sui quali si sono sprecate le critiche per la prova di Reggio Emilia. 

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