Vanoli: «Domani non ci saranno Gosens e Fazzini. Commisso soffre per la sua salute e per la Fiorentina»
Le dichiarazioni dell'allenatore viola alla vigilia della gara contro i neroverdi
L'allenatore della Fiorentina, Paolo Vanoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Sassuolo. Seguila su LaViola.it: “E' stata una settimana che ho sfruttato per lavorare su tutti gli aspetti: fisico, tattico, poi sappiamo l'importanza di questo mese partita dopo partita. Il Sassuolo lo avevo visto in casa nella vittoria contro la Lazio, sta facendo dei bei risultati, ha una bella rosa competitiva con alternative valide in tutti i ruoli. Hanno una rosa compatta, con giovani ed esperti, una squadra forte anche in transizione. Noi dobbiamo stare molto attenti”.
TIFOSI. "Il confronto con i tifosi è stato un momento significativo. I tifosi ci hanno dimostrato affetto, tocca a noi trascinarli. A volte il risultato porta a vedere le negatività, ma secondo me a Bergamo abbiamo fatto cose buone. Bisogna invertire questi periodi, dobbiamo essere lucidi. Allenamento a porte aperte? Anche a Torino quando ho potuto l'ho aperto perché penso sia un momento bello per la nostra gente. Ho chiesto solo un po' di tempo perché sono qui da 20 giorni".
GOSENS. “Robin oggi ha fatto una parte con noi di rifinitura, ma difficilmente sarà con noi domani. Lo valutiamo giorno per giorno, sta lavorando forte, ma domani non sarà a disposizione. Abbiamo recuperato Fortini che fino a ieri aveva la febbre. Non ci sarà Fazzini per un problema alla caviglia, ma penso di recuperarlo la prossima settimana”.
ESTERNI ADATTATI. “Fazzini lo ha già fatto in passato, Gudmundsson lo potrebbe fare, ma mi piace più dentro al campo. Secondo me sarebbe una forzatura metterlo lì. Fazzini è un ragazzo intelligente e lo potrebbe fare”.
DUE PUNTE. “Quando parlo di due punte, non devono essere per forza due attaccanti fisici. Kean e Piccoli sono due punte strutturate gioco davanti al difensore, con Kean e Albert potrei giocare in verticale. Dipende dalle caratteristiche. Ho la fortuna di avere quattro punte con caratteristiche simili. Se guardate il gol sbagliato da Piccoli nasce da una combinazione tra di loro. Ci dev'essere l'idea. Con Gudmundsson in campo ho bisogno delle mezzali che attaccano lo spazio. Sono tante situazioni che lavorando capisci, ma bisogna sfruttarle”.
GUDMUNDSSON. “A livello tattico si può fare tutto, ma ci vuole equilibrio. La squadra se vuole forzare la partita potrebbe giocare con Gudmundsson dietro a due punte. Ho letto le sue parole, ha detto delle belle cose. Ha passato 3 anni non facili, bisogna guardare l'aspetto umano. Di questa cosa si è liberato, ora voglio che si liberi anche il campo. Credo in lui e l'ho anche stuzzicato. Ora lo vedi un po' più col sorriso. Non vuole essere compatito ed è una bella frase. E' un professionista e ora deve dare tutto”.
MEDIANA. “Pretendo di più da me stesso e da questi giocatori, se vanno in campo o meno. A centrocampo devono imparare a tenere meglio la posizione. Fagioli è diverso da Nicolussi Caviglia. Fagioli è una mezzala di palleggio, ma in queste partite mi è piaciuto da regista: per quelle che sono le sue caratteristiche voglio che giochi in avanti. Pretendo dal centrocampista che guardi in avanti. Nicolussi Caviglia deve imparare questo. Io voglio anche più ordine. I tre a centrocampo devono essere collegati. Sono automatismi che stiamo cercando. Il segreto di una squadra è non perdere il centrocampo. E' un po' una squadra che per voglia di fare perde il posizionamento. Essere fuori posizione significa non prendere la seconda palla. Contro l'Atalanta mi ha fatto arrabbiare il fatto che Fagioli nel secondo tempo fosse più preoccupato a schermare Scamacca”.
COMMISSO. “Il presidente è sempre vicino a noi e lo ringrazio. Nonostante il problema di salute ci è vicino, sia lui che la sua famiglia. Sta soffrendo per la situazione della Fiorentina e per la salute”.
DIFESA. “Ultimamente l'attenzione è salita. Se valutiamo il gol preso con l'Atalanta su un cross sbagliato, siamo migliorati sulle palle inattive anche se abbiamo subito gol su angolo. L'attenzione dei difensori è cresciuta. Avevano un modo di difendere sotto i 16,50, mentre io preferisco che vadano a sentire l'uomo. Lo stanno facendo. A volte ho notato che per generosità fanno dei raddoppi che non servono. Serve più lucidità”.
CENTROCAMPISTI DI GAMBA. “I nostri centrocampisti sono di palleggio, non attaccano molto la profondità, a parte Mandragora che ha acquisito un'intelligenza tattica superiore. Sohm è bravo a farsi trovare in rifinitura per dare l'ultimo passaggio. Non hanno la caratteristica di andare forte l'area. Bisogna trovare altre soluzioni. A Gudmundsson dico di non abbassarsi poco. I quinti devono essere più protagonisti in area. In questo momento facciamo ancora fatica perché tendiamo ad andare in transizione. Siamo subito frenetici sulla trequarti, quando invece ci vorrebbe qualche giro in più. L'unico è Ndour che ha la gamba per attaccare. Sto cercando altre soluzioni”.
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