Batistuta: «Punte come me e Vieri non esistono più. Il calcio mi annoia, tutti hanno copiato il modello Guardiola»

Le dichiarazioni dell'ex attaccante viola sul calcio moderno e sulla nazionale argentina

L'ex attaccante della Fiorentina, Gabriel Omar Batistuta, ha parlato all'emittente argentina TyC Sports: «Il numero 9 come Batistuta, come Vieri, non esiste più: quegli attaccanti che restavano incollati al posto e dominavano l'area. Ora vagano per tutto il campo. Ci sono cose del calcio che mi annoiano, che mi scoraggiano dal seguirlo: tutti giocano più o meno allo stesso modo, partono da dietro con il portiere, 20 tocchi vicino all'area con l'avversario in agguato e poi concludono con un lancio lungo. E' lo stile di calcio che ha dato risultati a Guardiola, e siccome siamo umani, seguiamo la formula del successo. Sembra che sia questo che ti fa vincere le partite oggi, non sono del tutto d'accordo».

PRESENTE. «Quando è iniziata la pandemia, mi sono operato in Svizzera. Mi hanno messo una protesi in ogni gamba e sto molto bene: sorrido, posso camminare e vivere una vita normale. Questo mi ha salvato la vita: oggi mi diverto, gioco a padel - anche se non dovrei - e gioco molto a golf».

ANEDDOTO CON BIELSA. «Mi piacevano le alfajores (dolci tipici argentini, ndr) e li mangiavo senza sensi di colpa. Sono arrivato al Newell's un po' sovrappeso. Avevo 18 anni e pesavo 89 chili. Bielsa, a cui non piacevo, mi disse che ero grasso, il che era vero, e mi misero a dieta. Ho sofferto la fame, ma sono sceso a 85 chili, che è il peso che ho avuto per quasi tutta la mia carriera».

ALVAREZ E LAUTARO. «Li adoro entrambi. È un grande problema per Scaloni, e non so come farà la scelta. Entrambi giocano, segnano goal, pressano, tengono palla e palleggiano . Non vedo alcuna differenza. Inoltre, sono entrambi leader per le rispettive squadre e possono da soli mettere in difficoltà la difesa avversaria. Probabilmente potrebbero giocare insieme , ma bisognerebbe chiederlo a loro».