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Vanoli: «Confronto spogliatoio? Pensiamo al bene della Fiorentina. Domenica una finale. Gosens da valutare»

Le parole del tecnico della Fiorentina in vista della partita contro gli ucraini della Dinamo Kiev

Vigilia di Conference League per la Fiorentina di Paolo Vanoli. Il tecnico viola presenta la gara del girone europeo contro la Dinamo Kiev. Rileggi la diretta testuale delle sue dichiarazioni.

GARA DOMANI. «Come ho detto dal primo giorno ogni partita è importante. Credo che ci serva far bene, per noi, per l'autostima e per poi arrivare al meglio alla gara successiva di campionato».

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CONFRONTO SPOGLIATOIO. «Noi parliamo sempre nello spogliatoio. Non strumentalizziamo eccessivamente le cose. Oggi conta il bene della Fiorentina. Noi pensiamo solo a quello».

RIGORE. «Chiudiamo l’episodio del rigore, come quello di Luca. Sono episodi del calcio. Sul rigore nessuno ha detto delle bugie. C’erano delle gerarchie, Albert, Mandragora. Sta nella sensibilità di Albert. Lui ha detto che non ha mai imposto a nessuno, come io. Chiarito, basta. L’obiettivo di quel rigore era far gol. Poi, c’è partita. Io voglio vedere umiltà, coraggio. Non si parli di quello contro l’altro. Sono strumentalizzazioni, come chi ha detto del ds che è andato contro Vanoli etc. Io voglio vedere coraggio, non aver paura, voglia di combattere. Gli episodi, poi, servono per uscirne. Così ci uniamo di più».

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SCELTE DRASTICHE. «Oggi le scelte drastiche…vuol dire tirare fuori questi valori e tirarci fuori dalle difficoltà. Col Verona sarà come una finale. Come le altre gare di questo mese di dicembre».

BILANCIO. «È stato un mese di alti e bassi. Non calcolo la sfida col Genoa, che ero appena arrivato. Poi dopo c’è stato un miglioramento, come ha detto il direttore Ferrari, per cui si era vista una consapevolezza di essere vicini ad uscirne. Oggi, però, sono più importanti i valori che la tattica. Oggi c’entra fino a un certo punto. Il problema è che siamo un po’ deboli. Anche col Sassuolo, abbiamo giocato a calcio, ma abbiamo avuto un po’ troppa paura. In questi momenti solo il lavoro e l’unione, la fiducia nel compagno, ti può portare a uscirne».

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DOMANI. «Domani dobbiamo vincere. Entrare in campo pensando a doverla vincere. È molto importante per me. Poi penseremo che avremo un’altra finale. Chi va in campo, però, non deve pensare che sia una riserva. Ma chi scende in campo deve darci una mano, non a me, ma alla Fiorentina».

TEMPO PER INCIDERE«Non mi posso dare un tempo. Quello che serve è entrare nella testa di questi ragazzi. Ripeto, non serve troppo la tattica. Io devo lavorare nella loro testa, se trovo il modo di fare il click si ritroveranno anche le qualità tecniche. Io sono sincero, ai giocatori ho detto che loro mi devono giudicare da uomo. Io, adesso, devo trovare un click, quello. Oggi devo fare un passo indietro, coi ragazzi, per poi portarli a farne due o tre in avanti».

ASSENTI. «Gosens ha avuto un piccolo fastidio, una ricaduta, per cui non lo avremo. Io tendo a dare delle occasioni a tutti. Domani Robin non lo avremo. Non è un problema grosso ma va valutato giorno dopo giorno. Fazzini ha un problema alla caviglia, non lo recuperiamo per domani, ma spero di averlo col Verona. Fagioli, fortunatamente, non ha avuto una microfrattura, ma domani non ci sarà. Faremo di tutto per domenica. Gosens, vediamo giorno dopo giorno per il Verona. Sabiri non è recuperato». 


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