Il tecnico ha preferito non coinvolgerlo viste le voci di mercato ma se non dovesse partire tornerà protagonista con la Fiorentina
Tutto ruota attorno a Sofyan Amrabat. Un’estate lunga, quella del marocchino. La finale di Conference League a Praga, gli impegni con la nazionale, le ferie e l’inizio del raduno al Viola Park con le valigie ancora non del tutto disfatte in attesa della chiamata giusta. Scrive la Repubblica.
«Se troviamo una soluzione che accontenti tutti saremmo felicissimi di lasciarlo andare. Altrimenti saremmo altrettanto felici di tenerlo con noi perché è un calciatore forte. E un professionista serio che tiene alla nostra maglia» , ha detto qualche giorno fa il direttore sportivo Daniele Pradè.
E sabato, per l’esordio della Fiorentina in campionato, sono arrivate anche le parole del direttore generale Joe Barone: «Siamo sempre pronti per altre entrate e uscite. Se c’è qualcuno non contento, lo possiamo accontentare entro fine mercato». La situazione è molto chiara, insomma. Da una parte l’apertura della Fiorentina per una cessione a determinate condizioni, ovvero con una richiesta che non scenda sotto i 25- 30 milioni di euro. Dall’altra il desiderio del calciatore di provare a fare un salto. E ricercare una nuova avventura con un top club che disputi la Champions.
È anche per questo motivo che a inizio calciomercato da parte dell’entourage del calciatore erano state allontanate le sirene provenienti dall’Arabia.
Il punto è che ormai manca poco più di una settimana al termine delle trattative e di offerte concrete, sul tavolo della Fiorentina, non ne sono ancora arrivate. Certo, specie in questi ultimi giorni è lecito attendersi di tutto. Ma nel caso non arrivasse l’offerta giusta, ecco che Amrabat si rimetterà a piena disposizione di Italiano. Che ha preferito tenerlo in panchina alla prima di campionato.
Di
Redazione LaViola.it