Usura e delusione per le due finali perse, ma anche consapevolezza che questa Fiorentina, se rinforzata, può arrivare in alto
Questa è la storia di un gruppo di giocatori che ha vissuto intensamente. Magari troppo per le proprie possibilità. Tutti d’accordo però sul fatto che il gruppo debba essere potenziato, l’usura e la delusione per le due sconfitte contro Inter e West Ham hanno lasciato una scia incancellabile e la sensazione che più di quello non si potesse ottenere: servono dunque un centravanti funzionale per il gioco di Italiano, un portiere più decisivo dell’affidabile ma quasi mai determinante Terracciano, un forte difensore centrale o anche due se dopo Igor partirà anche Quarta (fra i più spaesati a Belgrado), un centrocampista abile nelle due fasi se non ci fida abbastanza di Castrovilli, che rischia di svincolarsi a zero. Meglio, poi, se il gruppo degli esterni sarà rinforzato da un giocatore che ha nelle sue corde un discreto numero di gol perché sennò si torna lì, tanto ruminare e poi pochi che la buttano dentro. Così scrive La Nazione.
RINNOVAMENTO. Sono almeno 5 i buoni giocatori da individuare il ruoli-chiave, perché dopo due stagioni così serrate il vero salto di qualità passa da un rinnovamento mirato per uno scopo che deve essere chiaro, se ci si crede: sostenere l’idea ambiziosa di un gioco che l’allenatore ha dimostrato di voler proporre sempre, contro chiunque e su qualsiasi campo. Con vantaggi e rischi connessi. Quella che arriva sarà la stagione più difficile, perché il vorrei-ma-non-posso delle due finali perse ha lasciato un inevitabile senso di delusione, ma anche la consapevolezza che la Fiorentina ha le possibilità di arrivare in alto.
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Redazione LaViola.it