I viola sono favoriti nel pronostico, ma tutto dipende da quale Fiorentina scenderà in campo
In tanti aspettavano la fine del terribile ciclo di incroci con le big in campionato, iniziato con la Lazio e terminato la scorsa domenica con la Juventus, per trarre un bilancio sul campionato della Fiorentina. Ebbene, gli uomini di Italiano sono stati respinti dalla prova delle grandi partite, iniziando bene con la vittoria contro i biancocelesti ma raccogliendo troppo poco nelle restanti quattro gare (due pareggi e due sconfitte, oltre al rinvio della gara di Serie A contro l’Atalanta). Troppo poco per candidarsi seriamente alle posizioni d’élite del campionato.
A dir la verità, la Fiorentina i punti preziosi li ha persi soprattutto prima del ciclo di ferro, con un inizio di 2024 terribile nel quale ha perso tanti, troppi punti per strada – solo cinque punti nelle prime sette partite dell’anno solare –. Ed ecco quindi la necessità di recuperare terreno negli scontri diretti, nei quali la Fiorentina di Italiano storicamente ha sempre ben figurato. Tuttavia, anche in questa serie di partite il bottino è stato fin troppo magro, con la beffa nella sfida contro la Roma (finita 2-2 con rigore sbagliato nel finale e gol pareggio di Llorente nel recupero) che potrebbe aver pesato tanto nella testa del gruppo. Inoltre, non possiamo dimenticare il dramma che hanno vissuto e stanno vivendo anche oggi: la morte improvvisa di Joe Barone.
Ora che la Fiorentina si trova al decimo posto, a 5 punti dalla settima posizione e a 7 punti dal sesto posto, le prospettive di un recupero in campionato per sembrano irrealistiche. Ma non è il momento di mollare. Il calendario di questo girone di ritorno è stato molto squilibrato e, dopo una scorpacciata di big match, ora prevede sei sfide su otto contro avversarie sulla carta più deboli. Certo, tanti incroci saranno contro squadre in piena lotta per non retrocedere e quindi molto pericolose, perché le motivazioni potrebbero fare la differenza. Resta il fatto che per la Fiorentina c’è ancora un’occasione importante per risalire la china. Mollare completamente il campionato potrebbe essere un grave errore. Anche perché il proverbio “vincere aiuta a vincere” ha sempre ragione.
Certo, come già si era notato nelle ultime settimane, anche quest’anno la priorità è andata sulle coppe. Le coppe che tolgono tanto, ma che possono anche regalare moltissimo. Inutile girarci intorno: mai come ora la Fiorentina è a caccia di un trofeo. L’anno scorso lo ha accarezzato talmente da vicino che la delusione per non averlo afferrato è stata tremenda. Sarebbe il modo più giusto per chiudere un ciclo, quello di Italiano, che non pensa ad altro per congedarsi al meglio da una piazza che mai lo ha amato alla follia.
Ed ecco che domani (ore 18.45) la Fiorentina sfida il Viktoria Plzen, terza forza del calcio ceco, nell’andata dei quarti di Conference League. Squadra insidiosa ma ampiamente alla portata dei viola, che ovviamente partono da assoluti favoriti. Una partita da affrontare con la testa giusta: quella vista nell’approccio contro l’Atalanta in Coppa Italia, per intendersi, esattamente il contrario dell’approccio molle che la Fiorentina ha avuto con la Juventus. Insomma, serve la Fiorentina col vestito migliore. Non tanto (non solo) negli uomini, ma nell’atteggiamento. Troppe volte in questa stagione la squadra viola ha dimostrato una certa ‘schizofrenia’, anche all’interno della stessa partita. Effetto collaterale dei tantissimi impegni delle ultime stagioni, ma anche difetto cronico di una squadra che deve sempre viaggiare col pedale fisso sull’acceleratore per fare risultato. Per regalarsi un sogno, a partire da domani, occorre lasciarsi alle spalle i cali di tensione.
Di
Marco Zanini