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Piccoli e Kean: in Serie A assieme per 435’, 3 sole reti segnate dai viola con loro due in campo

Fin qui il tandem Kean-Piccoli non sta funzionando. Ma la strada potrebbe essere ancora quella

La prima volta che Piccoli e Kean hanno giocato assieme è stato col Torino, alla seconda giornata di campionato, quando entrambi partirono dal 1’ restando contemporaneamente in campo per 77’. Risultato: 0-0. Col Napoli hanno giocato insieme il secondo tempo, quando ha segnato Ranieri nell’1-3, col Como di nuovo assieme dall’inizio, per 77’, quando segnò Mandragora. Col Pisa insieme per 16’, risultato 0-0, con la Roma hanno condiviso l’attacco nel secondo tempo, cioè quando la Fiorentina non ha segnato. 0’ assieme col Milan, 5’ col Bologna, nel lasso di tempo utile a Kean per segnare il gol su rigore del 2-2. Con il Lecce insieme 30’, per 0 gol, con la Juve per 60’, lasso di tempo in cui Mandragora ha fatto l’1-1, infine con l’Atalanta assieme per 79’, per 0 gol. Riassumendo, Piccoli e Kean hanno giocato insieme in queste prime 13 giornate di Serie A per circa 435’. Curiosamente, l’unico gol segnato da Piccoli è arrivato col Genoa, quando Kean non c’era. Nel lasso di tempo in cui Piccoli e Kean hanno giocato insieme, i viola hanno segnato solamente 3 reti. 

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CHE FATICA. Con Pioli prima e con Vanoli adesso, il tandem tra le due punte non ha mai portato a grandi risultati, né individuali né di coppia, neppure collettivi. Non solo Kean e Piccoli sembrano fare una gran fatica nel riuscire a fare movimenti differenti e/o coordinati, quindi nel trovarsi e nel farsi trovare, ma quando ha giocato insieme la Fiorentina non è riuscita mai neanche a sfruttare gli altri elementi in campo. Anzi, in varie occasioni, come per esempio con la Roma, quando Kean appariva in giornata si è letteralmente spento con l’ingresso del compagno di reparto. Non che questo sia il principale dei problemi, ma è uno dei problemi. 

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DUBBI. Dopo che Pioli aveva già abbandonato questo scenario, Vanoli ci ha riprovato. Lo potrebbe fare ancora, visto lo scarso impatto che sta avendo Gudmundsson. Un’altra ipotesi è quella che porta al trequartista dietro Kean e Piccoli, con Gud e Fazzini a contendersi una maglia. Variabile che porterebbe al passaggio alla difesa a quattro, variabile non così lontana dalla realizzazione (già col Sassuolo?). Fatto sta che, ad oggi, questa coppia di attaccanti non sta funzionando.  

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