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Editoriali

Obiettivo campionato fallito, la stagione passa dalle coppe. La spinta del Franchi per aiutare una squadra balbuziente

Non si può che rimanere raggelati osservando l’andamento della Fiorentina in campionato nel 2024. Due vittorie, cinque pareggi e ben sei sconfitte in 13 partite sono un bottino magrissimo, da zona retrocessione. E infatti, in questi quattro mesi la Fiorentina è crollata dal quarto al decimo posto, buttando via punti nei modi più incredibili.

Dalla clamorosa sconfitta a Lecce quando la vittoria era già in tasca, al clamoroso pareggio con la Roma dopo una grande prestazione, fino allo 0-0 col Torino con un tempo intero in superiorità numerica. E poi ci sono i cinque calci di rigore sbagliati, che hanno portato via punti pesantissimi contro Sassuolo, Inter, Roma, che rischiavano di farlo con la Lazio e che potevano cambiare le sorti in Supercoppa col Napoli.

Indubbiamente le coppe hanno influito non poco sulle difficoltà di questo 2024. È naturale e fisiologico, e non riguarda solo la Fiorentina: lo si osserva anche nell’Atalanta, per fare l’esempio più recente di una squadra che sta palesemente lasciando punti per strada a causa dell’impegno europeo. Tuttavia, i viola hanno iniziato il calvario di risultati a gennaio, ottenendo pochissimo anche nei periodi in cui giocava una partita alla settimana. Probabilmente, sono proprio i brutti risultati maturati nei primi due mesi dell’anno – alcune incertezze si erano già intraviste anche nel filotto di vittorie di dicembre – che hanno tolto sicurezza e intensità a questa squadra. Inoltre, anche quando ha dispustato buone o ottime prestazioni (contro Inter e Roma, ad esempio) la Fiorentina ha portato a casa poco o niente. Fattori che indubbiamente hanno influito nel tracollo di risultati in Serie A dell’anno nuovo.

Da settimane abbiamo capito che la priorità del gruppo si è spostata sulle coppe. Lo ha dichiarato apertamente lo stesso Italiano nel post partita dell’ennesimo scialbo pareggio col Genoa. E non potrebbe essere altrimenti, vista la brutta posizione di classifica. Ecco perché la partita di giovedì è il primo snodo cruciale di questo finale di stagione. Se Italiano vuole congedarsi da Firenze con un’altra stagione positiva, questo passa solo dai risultati nelle coppe, perché l’obiettivo campionato è praticamente fallito. Il tecnico voleva migliorare o quantomeno confermare il settimo posto della sua prima stagione, ambizione che diventa molto difficile in virtù degli ultimi mesi difficili. E allora tutto sulla Conference League e sulla Coppa Italia.

Certo, la Fiorentina vista a Plzen non è stata esattamanete la squadra furoreggiante, a caccia del bersaglio grosso europeo, che tutti si aspettavano. Abbiamo invece visto una Fiorentina deludente, che si è adattata ai ritmi blandi dell’avversario e che non è riuscita a sfondare il suo castello difensivo. La fortuna è che di minuti in queste gare se ne giocano 180 (se va bene), dunque con un risultato positivo la partita di ritorno può cancellare i balbettii dell’andata.

Sarà una delle partite più importanti della stagione – ci auguriamo non sia la più importante per ovvie ragioni – e su questo hanno insistito sia Italiano che gli ultras viola. Serve l’aiuto del Franchi delle grandi occasioni per caricare una squadra che troppo spesso in questa stagione è andata a corrente alternata. Contro un avversario più debole, la Fiorentina ha l’obbligo di imporsi per non vedere scivolare via la stagione.

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