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L'illusione di novembre, quei 15 milioni e tanti passaggi a vuoto: Sohm torna a Parma da ex

Lo show di Manchester (in amichevole), un paio di lampi ma fin qui anche lo svizzero è stato un flop

Parma-Fiorentina e una gara da ex. Per Simon Sohm, classe 2001 svizzero, una partita speciale. Del resto cinque anni e 155 presenze in gialloblù (con 7 gol e 13 assist) non si possono cancellare. La promozione dalla B alla A, la scorsa annata da protagonista con 4 gol. E fascia di capitano indossata a più riprese. Un giocatore 'box to box', a volte regista-incontrista, altre invece più alto sulla trequarti, spesso capace di farsi metà campo palla al piede con i suoi strappi. Duttilità e caratteristiche che avevano convinto la Fiorentina in estate a investire ben 15 milioni per portarlo a Firenze.

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FIAMMATE ISOLATE. Scelta azzardata, ad ora, tra le tante discutibili dello scorso agosto. Perchè Sohm a Firenze non ha portato praticamente nulla di quanto fatto vedere a Parma. Inglobato nelle difficoltà dei viola, senza riuscire a metterci niente per uscirne fuori. Questione anche di personalità e di 'peso' della maglia, evidentemente. E se da Parma in estate in diversi gridavano al 'colpaccio' in uscita proprio per i gialloblù (convinti che il giocatore valesse decisamente meno), i dirigenti viola e lo stesso Pioli avevano puntato forte su un profilo che avrebbe dovuto garantire dinamismo, copertura del campo, fisicità e qualche gol. Tutto rimasto sulla carta. Un paio di fiammate, a novembre, con il gol a Mainz e l'assist di Genova per Piccoli. Sembrava potesse essere un nuovo inizio, con l'arrivo di Vanoli, che lo aveva anche subito elogiato come calciatore adatto al suo pensiero di calcio. Niente.

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CHANCE SPRECATE. Chance ne ha avute, con 18 presenze e quasi 1000 minuti: il terzo centrocampista più utilizzato dopo Mandragora e Fagioli. Con Vanoli sempre titolare in campionato (più una volta in Conference) fino all'Udinese, quando è invece rimasto in panchina. Ma a parte quei due exploit a inizio novembre non ha lasciato traccia, tra spazi coperti male, distanze non mantenute, passaggi sbagliati e poca interdizione. Oltre ad un paio di errori decisivi in marcatura sui calci piazzati. La sensazione è che proprio (anche) in mezzo al campo ci saranno dei cambiamenti a gennaio, quindi anche per Sohm diventano importanti le prossime gare per dare qualche segnale. A partire da Parma.

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IL BIVIO. Al Tardini si ritroverà di fronte Bernabé e compagni, con cui ha vissuto le scorse stagioni. Ricordi ed emozioni, chissà che non possa avere una nuova opportunità... e che finalmente la colga. Aveva stupito tutti, del resto, con quel gol immediato a Manchester contro lo United. Ma da lì, complice anche un fastidioso infortunio, si è perso. Che fare a gennaio? Dargli ancora fiducia o provare a farlo rilanciare altrove? Anche perché Sohm ha nel mirino anche la Nazionale svizzera, e la possibilità di giocarsi il Mondiale. Tocca a lui farsi trovare pronto. Magari da Parma.


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