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Editoriali

L’enorme forza del gruppo e un’altra vittoria che vale doppio. La strada è quella giusta

Il sigillo di Kean (quinto in campionato, ottavo in stagione) regala alla Fiorentina la settima vittoria consecutiva. La seconda in trasferta per 1-0 nel giro di quattro giorni

La Fiorentina va, continua il suo sogno a occhi aperti e liquida anche la pratica Torino. Partita simile a quella di Marassi di giovedì scorso. Gioco meno spettacolare di altre occasioni, ma una compattezza di squadra importante. La trasferta era temuta, perché in tanti avevano dato segni di stanchezza e il Toro aveva bisogno di dare una risposta concreta ai propri tifosi dopo le recenti brutte prestazioni. In più, Kean è andato in campo dal 1′ pur non essendo ancora al 100%. L’assenza di Cataldi ha accorciato la coperta in mezzo al campo. Insomma, qualche insidia c’era.

La Fiorentina però ha risposto da squadra vera. Da gruppo che si vuole aiutare nelle difficoltà. E questo è probabilmente il risultato più bello del lavoro di Palladino. Tutti remano dalla stessa parte, c’è voglia di darsi una mano per superare gli ostacoli. Non scontato, perché gran parte della squadra è nuova e certi calciatori si conoscono solo da un paio di mesi. Eppure il tempo è bastato per dare un’identità alla Fiorentina. Che ha perso il suo uomo più talentuoso (Gudmundsson), ma non ha arretrato di un millimetro. Anzi, ha cominciato a vincere una partita dopo l’altra. Le ciritche di inizio stagione oggi paiono lontanissime.

Il terzo posto in coabitazione con l’Atalanta a soli tre punti dalla vetta è una bellissima realtà che dentro e fuori il Viola Park tutti intendono godersi. Fieno in cascina per i momenti più difficili perché l’obiettivo stagionale non è stato ancora dichiarato da nessuno. Anche se alcune parole di Gosens della scorsa settimana (“Le prossime partite ci diranno se possiamo lottare per la Champions“) un’idea di quale sia il sogno della squadra l’hanno data.

Ma adesso conviene andare avanti alla giornata, godersi il presente e provare a far bene partita dopo partita. E’ la filosofia che ha portato fin qui ed è giusto andare avanti su questa strada. Giovedì a Cipro servirà una mano dagli altri per archiviare anche il passaggio del turno in Conference League. Da Terracciano, Kayode, Quarta, Moreno, Biraghi, Ikoné, Kouame e magari Pongracic, che un tempo lo ha fatto con la Primavera e potrebbe giocare uno spezzone di gara. I titolarissimi hanno bisogno di un turno di riposo in vista del Verona. Poi la sosta arriverà ancora una volta come una benedizione per far rifiatare tutti.

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