L’angolo di Catto – Terracciano merita rispetto. Ecco il futuro tra i pali senza isterismi

Alessandro Catto spiega perché le critiche rivolte negli ultimi mesi a Terracciano erano ingiustificate. E cosa dovrebbe fare la Fiorentina prossimamente in merito al ruolo dei portieri

Dopo la gara con il Milan su Terracciano si leggono elogi e complimenti che stonano con le critiche, spesso eccessive, lette per settimane e mesi. Da chi lo accusava di poche parate in rapporto ai tiri subiti, da chi invocava addirittura un impiego continuativo di Sirigu, si è come al solito passati dalle stalle alle stelle come accade dopo ogni vittoria o sconfitta.

La realtà è che Terracciano non sarà un fenomeno, ma non è nemmeno il problema di questa squadra, come si può dire invece per altri ruoli, tipo quello del regista; ricordiamo che con due pedine di grande valore nel ruolo di play e in attacco era il portiere di una rosa che fino a gennaio dello scorso anno veleggiava stabilmente nelle posizioni di vertice senza che nessuno si stracciasse le vesti su dati statistici più o meno utili.

Certo, con lungimiranza si può pensare ad un investimento nel mercato estivo, specie se dovesse avanzare qualche risorsa dalle spese in ruoli più caldi, stante l’età di Pietro e la possibilità di fare un upgrade nel ruolo. Non va scordata la presenza del giovane Martinelli, ma non bisogna nemmeno dimenticare che stiamo parlando di un diciassettenne da non bruciare. Le invocazioni dei talenti da buttare nella mischia a tutti i costi a Firenze rischiano di fare più male che bene, mi vengono in mente le fissazioni per Montiel o quella su Bianco, invocato a furor di popolo quale panacea dei mali viola.

C’è un nome che faccio da tempo e che potrebbe rappresentare una ottima soluzione a tutto ciò ed è quello di Marco Carnesecchi, portiere reduce da esperienze più che positive con la Cremonese e di proprietà atalantina, 23 anni e 191 di altezza. Sondare se vi è l’opportunità di acquistarlo in estate non sarebbe una soluzione negativa, magari con una Atalanta vogliosa di monetizzare per puntare su Musso. Portare a casa il giovane nerazzurro significherebbe assicurarsi un portiere titolare con grandi margini di crescita e rendimento, far completare con calma e magari con un prestito il percorso di Martinelli e tra tre anni poter fare una plusvalenza significativa con Carnesecchi, trovandosi pronti all’introduzione in pianta stabile, se le promesse saranno mantenute, del giovane primavera viola.

Terracciano nel frattempo ha tutto il diritto di rimanere il primo portiere viola fino al termine della stagione e dalla prossima, se questa scelta sarà effettuata, giocarsi le proprie carte con il neo acquisto. Con il giusto rispetto verso un portiere autore di parate importanti, tra le quali una che ci ha permesso, a pochi attimi dal fischio finale, di superare il playoff con il Twente e vivere una stagione europea.