Spettacolo sugli spalti, ma la Fiorentina deve vincere per sfruttare i passi falsi altrui. Si va verso il ritorno al 4-4-2 con Dodo a centrocampo e Comuzzo terzino
E’ stata la settimana degli esperimenti al Viola Park. Raffaele Palladino – pur dovendo fare a meno di Gudmundsson, Colpani Adli e Gosens (squalificato) – ha cercato di capire quale possa essere oggi il vestito migliore per la sua Fiorentina. La probabile formazione che scenderà in campo questo pomeriggio al Bentegodi è un rebus completo, ma tutto lascia pensare che si torni al 4-4-2, sistema di gioco che assicura protezione anche sulle corsie laterali. Fermo restando il ritorno imprescindibile di Kean al centro dell’attacco, l’idea di partenza sembra questa.
De Gea in porta; Comuzzo, Pongracic, Ranieri e Parisi in difesa; Dodo, Fagioli, Mandragora e Folorunsho a centrocampo; con Zaniolo a sostegno di Kean. In questo momento l’ex Atalanta sembra in vantaggio su Beltran. Sempre valido anche il 4-2-3-1, con il ritorno di Dodo a fare il terzino e con l’inserimento di Beltran al posto di un difensore. Ma l’impressione è che Palladino si voglia tenere in panchina almeno un attaccante, oltre al giovane Caprini.
Inutile dire che la partita di Verona rappresenta un’occasione ghiottissima in ottica classifica. Le sconfitte di Bologna e Milan, oltre al pareggio della Lazio, chiamano un risultato pieno da parte della Fiorentina, che dopo la partita col Lecce inizierà un percorso complicatissimo tra le quattro big in campionato e i due match contro il Panathinaikos.
Oggi, al di là del risultato, lo spettacolo sugli spalti sarà da ricordare. Verrà infatti celebrato il 50° anniversario della nascita del gemellaggio tra veronesi e fiorentini. Un’amicizia nata il 30 marzo del 1975 e ancora solidissima. Il match di oggi sarà l’occasione per celebrare con qualche giorno d’anticipo un compleanno storico con circa 4.000 tifosi viola segnalati in arrivo a Verona e lo stadio che complessivamente conterà la presenza di 26.000 spettatori.
Di
Alessandro Latini