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Editoriali

La Fiorentina vince ma non convince. Mercato: ultime ore per sistemare il centrocampo

Pongracic, Folorunsho e De Gea - Fiorentina

Seconda vittoria consecutiva per i viola e seconda gara terminata con un patimento continuo nel secondo tempo

La Fiorentina batte il Genoa per 2-1, stesso risultato della gara contro la Lazio, stesso andamento con i viola in vantaggio di due gol, e stesso patimento incredibile per tutto il secondo tempo. Gare fotocopia, fortunatamente anche nel risultato, che manifestano un’incapacità della Fiorentina di gestire il risultato.

Anche contro il Genoa, avversario sì in salute ma assolutamente più modesto della Lazio, la squadra di Palladino gioca solo un tempo, il primo, poi si barrica in difesa per l’altro tempo e resta in balia dell’avversario che solo per proprie incapacità non riesce a recuperare il risultato.

Insomma la Fiorentina vince sì, ma non convince

E i dati, specie del secondo tempo, sono inquietanti. 10 tiri del Genoa contro i 4 della Fiorentina; 3 occasioni nitide degli ospiti contro le zero dei viola; possesso palla 69% Genoa, 31% Fiorentina.

E anche il primo tempo non era andato poi tanto meglio. Fortunatamente però, nei primi 45 minuti, Kean si era inventato un gol fantascientifico e Gudmundsson, con deviazione, aveva ritrovato la via del gol.

Vero che vincere è fondamentale ma la prestazione della Fiorentina non è sufficiente, non è convincente. Squadra senza idee, senza gambe, che si affida a lanci lunghi spesso nel vuoto più assoluto. C’è ancora tanto da lavorare per ridare un’idea di gioco a questa squadra.

Certo gli innesti di Ndour e Zaniolo danno quantomeno nuove opzioni a Palladino anche se bisognerà capire se saranno pronti da subito o se avranno bisogno di tempo per entrare in condizione.

E dal mercato è lecito aspettarsi ancora qualcosa

Il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, nel dopo gara ha detto: “Abbiamo già fatto tutto quello che dovevamo fare. A meno di eventi eccezionali, il 99% del lavoro è stato fatto“. Ecco, considerando che è un uomo di calcio da una vita queste parole non possono che essere strategia e pretattica.

Sì perché è evidente a tutti che alla Fiorentina ancora manca qualcosa specie a centrocampo. Dove Adlì ha già dimostrato di non poter giocare sempre e comunque, dove Ndour è una scommessa, così come resta una scommessa (a oggi persa) Richardson. E dove Cataldi non gioca titolare dalla gara del 29 dicembre contro la Juventus.

Chiaro dunque che Fagioli, tanto per fare un nome, servirebbe come il pane a questa Fiorentina. Ed è per questo, infatti, che nonostante le parole di rito di qui sopra, Pradè resta attivo sul fronte del centrocampista in uscita dalla Juventus e su Kone del Marsiglia.

Nell’ultimo giorno di mercato la Fiorentina proverà a trovare l’intesa definitiva con i bianconeri dopo aver già incassato da qualche giorno quella con il giocatore.

Non resta che aspettare dunque sperando che l’ultimo giorno di mercato possa ancora portare qualcosa di buono alla Fiorentina.

 

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