Il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano parla del percorso in Europa dell’anno scorso, gli obiettivi per quest’anno e del mercato
Parla così il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano a Repubblica: Le due finali perse la scorsa stagione cosa le hanno lasciato? “Tantissimo. Giocarle è stato motivo di grande orgoglio e il merito va alla squadra che non aveva questo obiettivo. Il percorso europeo ci ha portato maturità ed esperienza, qualità che ci siamo ritrovati alla prima giornata”. Incontro a fine stagione con la società? “Volevo sentire il parere del presidente. È stato bello sapere che eravamo allineati sullo stesso concetto: continuare insieme per costruire una Fiorentina ancora più forte e competitiva”.
WEST HAM ED EUROPA. “Avevamo tutte le carte in regola per alzare il trofeo. È stata una nostra mancanza non vincere quella coppa. L’amarezza è stata tanta ma abbiamo vissuto quei momenti come un successo, per come ci siamo arrivati. Dobbiamo prenderci la rivincita, reagire a quella sconfitta e fin dai play-off far vedere come ci brucia ancora non aver alzato quel trofeo”
ANNO DELLA SVOLTA. “Il percorso continua. Può durare ancora tanto, ci potremo imbattere in alcune insidie, ma l’obiettivo è quello di migliorare i numeri dello scorso anno e fare uno step in più”. Mercato? “C’è stata grande condivisione di idee. Il mercato è sempre difficile, ma siamo riusciti a centrare quasi tutti gli obiettivi che ci eravamo posti. Direi il 90 per cento. Dobbiamo sfruttare i due anni di lavoro insieme, l’aggiunta dei nuovi calciatori di qualità ha portato un pizzico di personalità che forse ci mancava. Anche i tanti giovani ci possono aiutare, come Infantino, un calciatore davvero importante”.
ARTHUR. “Gli ho telefonato e spiegato quel che avevo in mente per lui. Veniva da un anno in cui non aveva mai giocato e voleva un progetto dove potesse esprimersi al meglio. Ha caratteristiche perfette per il nostro gioco”
KAYODE. “È giovane, ha grandi qualità fisiche e tecniche, ha testa e ha vinto gli Europei U19 con l’Italia. Ma non è stato banale schierarlo in una bolgia come Marassi. È stato bravissimo a sfruttare questa occasione. Ha una personalità fuori dal comune”.
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Redazione LaViola.it