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Editoriali

Italiano a caccia del risultato a Bologna, per dimostrare che la Fiorentina è davvero tornata

La sfida col Bologna ha grande importanza, sia per ragioni di classifica che simboliche. Italiano vuole dimostrare che la sua squadra è ripartita

Non è certo una settimana di noia per la Fiorentina – concedeteci la banale citazione sanremese –, che stasera torna ad affrontare un impegno infrasettimanale. E non uno qualunque, bensì lo scontro diretto col Bologna, recupero della 21ª giornata di Serie A rimandata a causa Supercoppa.

‘Cruciale’, ‘fondamenale’, ‘decisivo’: si abusa spesso di iperboli per presentare un impegno imminente in mezzo a calendari sempre più gonfi. Ecco, l’impressione è che la sfida di stasera (ore 19) al Dall’Ara possa essere davvero una gara spartiacque per il campionato della Fiorentina. Una sfida tra due dirette concorrenti per l’Europa, in casa della rivelazione di questa stagione. Una partita alla quale, nonostante il 5-1 rifilato al Frosinone la scorsa domenica abbia ridato il sorriso alla compagine guidata da mister Italiano. la squadra di Thiago Motta arriva meglio.

Tuttavia, nei due precedenti stagionali (entrambi al Franchi, in campionato e in Coppa Italia), è stata la Fiorentina a sorridere, con una vittoria per 2-1 e un passaggio del turno ai calci di rigore. Sono state entrambe partite sofferte, nelle quali la squadra di Italiano si è anche snaturata per limitare l’avversario, cosa che alla Fiorentina non succede praticamente mai. Al primo incrocio stagionale lontano dalle mura amiche, dopo un inizio di 2024 veramente difficile, i viola sono chiamati a confermarsi, a dimostrare di aver superato un periodo di crisi durato fin troppo a lungo e a ricandidarsi con prepotenza per i primi posti della classifica.

“La Fiorentina è tornata? Nì”. Questa la risposta di Italiano ai microfoni di DAZN dopo la vittoria col Frosinone. Il tecnico gigliato è ben consapevole che non basta la prima vittoria del 2024 arrivata solo l’11 febbraio per dichiarare che il paziente è del tutto guarito. Certamente, avrà cerchiato col pennarello rosso la sfida di stasera. Vincere col Bologna darebbe una risposta enorme, sia in termini di classifica (cortissima) che da un punto di vista simbolico. Pareggiare al Dall’Ara sarebbe un risultato positivo, ma vorrebbe dire essere ‘rimandati’. Una sconfitta, sebbene ci siano ancora tante partite per rimediare, implicherebbe un importante segnale ridimensionamento, oltre alla possiblità di andare in svantaggio negli scontri diretti.

Vista la posta in palio, è probabile nei viola si riveda un po’ di quella prudenza mostrata nelle due partite precedenti contro i felsinei. Perché la squadra di Thiago Motta è abilissima a punire negli spazi aperti, con un regista-centravanti come Zirkzee che va a nozze quando ha la possibilità di ragionare. Rispetto ai precedenti, la Fiorentina non cambierà nuovamente modulo (che rimarrà il 4-2-3-1) ma avrà un Belotti in più, ovvero un numero nove che nelle sue prime due uscite in viola, oltre a segnare subito, ha anche dimostrato di saper fare quelle cose ‘da centravanti’ di cui i viola avevano un terribile bisogno.

A lui si aggiungono l’imprescindibile Nico Gonzalez, che ha mostrato confortanti segnali di crescita contro il Frosinone, e Ikoné, fresco di miglior prestazione stagionale e al quale si chiede di mostrare quella continuità che mai si è vista nella sua avventura a Firenze. Il reparto d’attacco sarà completato da uno tra Beltran e Bonaventura. A centrocampo, dopo lo spezzone col Frosinone, la speranza è che Arthur possa riprendersi una maglia da titolare. Se sta bene, il brasiliano può dare un altro volto alla manovra dei viola.

Nella serata di San Valentino, in uno scontro diretto importantissimo per le sorti del proprio campionato, la Fiorentina di Italiano vuol fare un grande regalo a tutti i suoi tifosi innamorati pazzi.

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