Connect with us

Editoriali

In campionato la vittoria resta un miraggio. Testa già a giovedì, Italiano ‘spinge’ Belotti

“Oggi abbiamo fatto dei calcoli, giovedì è la partita dell’anno”, ha spiegato l’allenatore. Ma la squadra non riesce a cambiare marcia

“Due anni fa questa partita l’avremmo persa”. Italiano si aggrappa alla reazione della squadra e alla tenuta difensiva del secondo tempo dopo l’1-1 contro il Genoa che non può certo far gioire. La giocata ‘fuori dalle righe’ di Bonaventura, il colpo di testa (atipico) di Ikoné. Poco altro in realtà, in un tardo pomeriggio di lunedì che non passerà agli annali tra le partite da ricordare. Una Fiorentina, come spesso accade di recente, monomarcia, con poca personalità negli ultimi metri, con cross poco convinti (e mal recepiti) messi in mezzo, tante volte con la paura di tentare un’imbucata diversa, un tiro, un dribbling.

DUE VITTORIE SU TREDICI. C’era la voglia di reagire al 10° posto in cui è scivolata la Fiorentina con un girone di ritorno fin qui avaro di punti, di accorciare sulla zona Europa che ora dista 5 punti. Ma la voglia non è stata seguita da una prestazione che è nel complesso rimasta vicina alle ultime. Così la vittoria in campionato resta un miraggio: ultimo acuto il 26 febbraio contro la Lazio, due soli successi in 13 partite nel 2024. Morale: 11 punti in tre mesi e mezzo, media di 0,85 punti a partita. E se il calendario da qui in avanti può dare una mano, il primo test consente di muovere poco la classifica.

TESTA GIA’ AL PLZEN. La testa però è ora a giovedì. Anzi, lo era già durante la partita. Lo ha spiegato Italiano nel post-gara: “Abbiamo fatto un po’ di calcoli, il triplo cambio è stato anche per non avere giocatori stanchi per giovedì. Non potevamo permettercelo. Giovedì è la partita dell’anno”. Insomma, centrare un’altra semifinale europea è un piccolo-grande obiettivo che il gruppo si è dato per dare un senso alla stagione. Dopo lo 0-0 di Plzen la Fiorentina si giocherà tutto al Franchi, anche se resta da capire se l’appello di allenatore e tifosi (“Giovedì tutti al Franchi”, recitava uno striscione in Fiesole) troverà nei prossimi giorni riscontro, perché la prevendita è fin qui fiacca (11mila biglietti venduti, poco più, ad ora). Una partita in cui la Fiorentina dovrà scardinare una difesa ceca che, verosimilmente, sarà ancor più abbottonata di settimana scorsa. Evitare lo spauracchio dei rigori e provare a risolverla entro il 90′ è un imperativo per i viola, che del resto partono nettamente favoriti sulla carta. Ma devono dimostrare di essere superiori. Non facile, visti risultati e prestazioni degli ultimi tempi.

ITALIANO CARICA BELOTTI. Italiano, come detto, ha già iniziato a preparare il ritorno di Conference. Gestendo le forze nell’undici iniziale e nei cambi, ma anche caricando i giocatori. Come Belotti, anche sfortunato contro il Genoa: bello il movimento, bello il diagonale di mancino, ma urlo liberatorio ed esultanza resi vani dal fuorigioco millimetrico. Ma Italiano, che ha più volte punzecchiato il Gallo nelle ultime settimane, nel post-partita l’ha caricato: Vi dico già che giovedì Belotti gioca e deve far gol. Non lo dico per mettergli pressione eh. Ma gliel’ho già detto, giovedì deve far gioire me e tutti i tifosi. Ci deve far vincere”. Un’investitura pesante e importante, per un centravanti ancora fermo ad un gol da gennaio. Servono le sue reti, serve la sua finalizzazione. Serve la miglior Fiorentina, giovedì. Soprattutto una Fiorentina diversa dalle ultime uscite.

34 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

34 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

34
0
Lascia un commento!x