La Fiorentina si appresta a ripartire dopo i quindici giorni di sosta. I sogni di gloria passano subito da Como
Dopo 15 giorni di sosta passati a sognare, la Fiorentina di Raffaele Palladino riparte dalla sfida col Como. Quella coi lariani darà il via ad un tour de force di gare in cui la truppa viola sarà chiamata a legittimare le ambizioni che, prima a parole (con le dichiarazioni di metà estate) e poi coi fatti (coi risultati messi in fila), hanno aperto nuovi orizzonti e alimentato fantasie in chi tifa Fiorentina. Obiettivi? Non ce ne sono, nel senso che la missione è quella di fare il massimo. Adesso a maggior ragione.
CAMMINO. Sin qui la squadra di Palladino si è rivelata essere schiacciasassi in casa, solida e cinica fuori. Dopo quella del Sinigaglia ci saranno 5 sfide consecutive al Franchi, tra Serie A, Coppa Italia e Conference League. Difficile pensare che possano arrivare solo successi, per quanto con Pafos, Lask Linz ed Empoli sia pressoché obbligatorio fare bottino pieno per proseguire il percorso nelle coppe. In Serie A ci saranno l’Inter e il Cagliari. Ma meglio pensare partita per partita. Da qui al 31 dicembre la Fiorentina dovrà giocare 10 partite, con anche le sfide con Juventus, Bologna e Udinese in campionato e quella col Guimaraes in Conference. Poi sarà 2025, che si aprirà con la sfida col Napoli e in cui si aprirà il calciomercato. Ma solo allora sarà possibile capire a cosa potrà ambire la Fiorentina.
CREDERCI. E’ giusto crederci, in cosa? Non si sa. Ed è il bello di quello che sta accadendo alla Fiorentina. D’altronde sin qui Kean ha segnato con un ritmo mai visto prima, De Gea sta parando di tutto, Comuzzo–Ranieri non stanno sbagliando niente, Dodo vola, Bove corre come un matto unendo alla generosità anche tanta qualità, Gosens ha avuto un impatto super etc etc. Sono cresciuti anche i vari Sottil, Beltran e ancora non si è visto Gudmundsson. L’islandese ha messo assieme poco più di 200’, segnando 3 gol che hanno portato 6 punti. Come a dire…Ora che rientrerà anche lui, con anche Pongracic che sarà chiamato a dare una mano dietro, l’asticella degli obiettivi a cui credere potrebbe ulteriormente alzarsi.
UN PASSO PER VOLTA. Si riparte da Como. I numeri parlano tutti in favore della Fiorentina. I viola sono reduci da 3 successi di fila in trasferta, fuori casa non incassano gol da quattro partite. Nelle ultime 6 giornate la squadra di Palladino ha messo in fila solo vittorie, ha il terzo miglior attacco della Serie A e la terza miglior difesa. Il Como ha la seconda peggior difesa, ha una capacità realizzativa del 7% contro il 14% della Fiorentina, che tradotto vuol dire spreca un sacco e pecca di cinismo. In casa i lariani sono reduci da un 1-5 con la Lazio, hanno subito 2 gol da Bologna e Verona e più in generale non hanno ancora chiuso una partita di questa Serie A con la propria porta inviolata. Insomma, sulla carta il segno 2 in schedina è quasi obbligatorio. Alla Fiorentina il compito di fare il suo dovere. Il sogno viola riparte da qui.
Di
Gianluca Bigiotti