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Gazzetta: Pio Esposito ha convinto l’Inter, rimarrà in nerazzurro. Niente prestito

Francesco Pio Esposito - Inter

L’attaccante classe 2005 ha convinto tutti al Mondiale per Club. Rimarrà in rosa alle spalle di Lautaro e Thuram

“Abbiamo visto toccarsi presente e futuro. Abbiamo visto un giocatore che ha tutto per diventare il riferimento dell’Inter e della nostra Nazionale nei prossimi anni. Pio Esposito non dimenticherà mai Seattle, il Lumen Field, uno stadio pensato per il football americano e invece all’improvviso diventato così esaltante anche per il soccer italiano. Quello di casa nostra. Quello che ha sempre prodotto grandi centravanti. Pio va in quella scia. È un ragazzo che domani compie 20 anni e contro il River Plate, in una partita che ha avuto tratti agonistici poco conosciuti alle nostre latitudini e ha qualificato l’Inter agli ottavi (contro il Fluminense lunedì alle 21), è sembrato comodo come sul divano di casa. L’abbiamo visto giocare come un papà fa con il figlio in giardino, una serenità disarmante, una consapevolezza totale dei propri mezzi. Fa bene Chivu ad esaltarlo e contemporaneamente a dire «non dobbiamo commettere con lui l’errore commesso con altri». E il pensiero di tutti è andato a Mario Balotelli. Ma ci sono già abbastanza elementi per dire che siamo di fronte a due storie diverse”. Così scrive La Gazzetta dello Sport sull’attaccante classe 2005 seguito anche dalla Fiorentina. L’Inter lo terrà: altro che cessione in prestito, la prossima stagione Esposito sarà in organico vicino a Lautaro, Thuram, Bonny e forse un quinto attaccante.

Qualità A Seattle intanto Pio s’è divorato il River Plate: i difensori di Gallardo non l’hanno mai capito. Anticipato. Frenato. È stata una partita vecchio stile, calci e non solo calcio: per dire, dopo pochi minuti Esposito ha subito un intervento durissimo da dietro, di quelli che i difensori di una volta facevano contro i ragazzini per intimidirli. Ma l’attaccante ha fatto spallucce. In una gara giocata quasi in tutte le zone del campo uomo contro uomo, Pio ha fatto la differenza. Ha una qualità con comune, anzi decisamente rara: la capacità di abbinare un fisico imponente – 191 centimetri – alle doti tecniche, alla bravura nel gestire il controllo del pallone. Nelle scorse settimane l’Inter ha davvero pensato di completare la crescita del ragazzo mandandolo in prestito in Serie A. Ma con il passare dei giorni si è fatta strada sempre più la seconda via, tenerlo in organico. Perché, se in giro per l’Europa i 18enni giocano titolari nei grandi club, non può accadere anche da noi? Questa domanda se la sono posta, i dirigenti nerazzurri.

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