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Gazzetta - Italia, in America devi esserci. Poche insidie dal sorteggio, ma si deciderà tutto a marzo

L'urna americana ha assegnato un girone agevole agli Azzurri. Prima, però, c'è da vincere il mini-torneo di spareggio

Lassù qualcuno ci ama ancora. E ci dà una mano. Adesso tocca all'Italia fare l'Italia per non mancare il terzo Mondiale consecutivo. Ad aspettarci, nel caso, ci saranno Canada, Svizzera e Qatar. Niente Spagna e Francia, no Argentina e Brasile, neanche la Norvegia che incombeva minacciosa dalla terza fascia. I pericoli di cui era disseminato il sorteggio li abbiamo evitati praticamente tutti. Il tabellone di Canada-Usa-Messico 2026. con fasce diversamente equilibrate, prometteva sorprese, è vero, ma da tempo non eravamo abituati a quelle così piacevoli. Bello, no? Così La Gazzetta dello Sport.

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NIENTE CERTEZZE FINO A MARZO. Peccato che da qui a fine marzo siano tutti discorsi teorici. Sarebbe insostenibile, una volta baciati dal sorteggio, veder sfuggire l'ennesimo treno senza prenderlo. Se a Gattuso serviva una spinta mondiale, da Washington è arrivato un uragano di quelli che nelle favole fanno volare gli eroi e non distruggono le case. Di meglio - sempre con tutti i condizionali possibili - c'era veramente poco. Abbiamo il Canada di Jonathan David, la meno impegnativa delle teste di serie. Il Qatar che non sembra il pericolo in arrivo dall'Oriente. La Svizzera, che ci ha spedito ai playoff del 2022 dopo i due rigori sbagliati da Jorginho, e ci ha eliminato da Euro 2024 in una partita in cui di fatto non siamo entrati in campo. La nostra bestia nera. Ma passano le prime due di ogni gruppo e le otto migliori terze. C'è da impegnarsi. Paradossalmente, Galles-Italia dentro o fuori potrebbe essere più complicata.

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BUONO ANCHE IL TABELLONE. Le buone notizie non sono finite. Sempre in linea teorica. Chi vince il gruppo trova nei sedicesimi una terza e negli ottavi, probabilmente, il Portogallo. Il secondo posto propone i sedicesimi contro la seconda del gruppo A (Messico, Sud Corea, un'europea del tabellone con la Danimarca) e gli ottavi, a occhio, contro Giappone o un'europea (Ucraina? Polonia?). Non si vedono Lamine Yamal, Mbappé, Messi, Haaland, Kane e Ancelotti nell'orizzonte più prossimo. Dilungarsi nella strada verso la finale del 19 luglio a East Rutherford è un esercizio inutile: con quarantotto squadre e otto ripescaggi può succedere di tutto. Ma per una nazionale di quarta fascia le prospettive erano molto più drammatiche.

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SPOSTAMENTI LUNGHI. Più problematica la questione logistica, con viaggi da una costa all'altra. Il debutto sarebbe il 12 giugno a Toronto con il Canada. Quindi la Svizzera, il 18 a Los Angeles, dopo un volo di sei ore. Chiusura il 24 giugno contro il Qatar a Seattle. Da nord-est (Canada) a sud-ovest (California) a nord-ovest (Seattle), su e giù per tutto il continente. Dettagli, per chi deve aggrapparsi alla zattera. E comunque la Figc da oggi comincerà a valutare hotel e sedi di allenamento come tutte le altre nei playoff: l'organizzazione non può essere rinviata al primo aprile.

SQUILIBRIO NEI GRUPPI. Che le fasce, il ranking e tutta la fatica fatta fin qui contino poco si vede dal "trattamento" riservato ad alcune grandi. La Francia vicecampione si ritrova la Norvegia più il Senegal: Mbappé contro Haaland. L'Inghilterra se la vedrà con la Croazia di Modric, e c'è il Ghana. Per non dire del Brasile di Ancelotti, nel gruppo con Marocco e Scozia. Gironi impossibili non se ne vedono, complice il fatto che, con quarantotto finaliste, e solo sedici europee, il livello della fase a gruppi non è altissimo. Spagna, Argentina, Portogallo e Belgio sono in gironi nei quali sembra più difficile non qualificarsi. Non terribili ma neanche una passeggiata i gruppi degli ospitanti Usa (Paraguay, forse la Turchia) e Messico (Sud Corea, forse Danimarca). Prima partita l'11 giugno all'Azteca, Messico-Sudafrica. Gli orari saranno comunicati soltanto oggi per comprensibili ragioni televisive.


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