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Editoriali

Fiorentina a caccia di un’altra finale, per prendersi una rivincita con la storia. Fondamentale essere concreti

L’unica cosa che conta, per quasi tutti, è la semifinale col Brugge. Contro una squadra molto pericolosa servirà sfruttare le occasioni che i belgi concederanno

Ci siamo. Alle 18.45 la Fiorentina scenderà sul campo dello Jan Breydel Stadium per affrontare il Club Brugge nel ritorno delle semifinali di Conference League. Si parte dalla vittoria viola per 3-2 dell’andata. L’obiettivo è tornare là dove i viola sono arrivati l’anno scorso, cercando di vivere un epilogo diverso.

La Fiorentina, si diceva, può godere del vantaggio di un gol. Il vantaggio del Brugge, invece, sarà il calore del proprio pubblico, che sogna una finale europea e accarezza l’idea dell’impresa. In uno stadio tutto esaurito, in un ambiente che si preannuncia caldissimo, Italiano vuole vedere la miglior versione della sua squadra. Il tecnico gigliato dopo il Verona ha ricordato diverse occasioni, soprattutto l’anno scorso, in cui la Fiorentina lontano da casa sfoderò grandi prestazioni, ricche di gol, in stadi tutt’altro che mansueti. Serve quella cattiveria lì, quella concretezza, oltre a mettere a frutto l’esperienza maturata in questi due anni da assoluti protagonisti della Conference League.

Insomma, serve la Fiorentina col vestito migliore. Siamo certi che la squadra di Italiano non si snaturerà. Non alzerà le barricate per difendere a oltranza il gol di vantaggio. E vista la pericolosità offensiva dell’avversario, è probabile che rischierà di subire le sortite del Brugge. I belgi però sono anche una squadra che concede, ed è per questo che sarà fondamentale essere concreti là davanti. Italiano ne è sicuro e anche noi tutto sommato condividiamo: stasera la Fiorentina avrà le sue occasioni per segnare. Dovrà essere brava a tramutarle in gol, cosa tutt’altro che scontata per una squadra coi limiti realizzativi che si porta dietro la Fiorentina. Tanto dell’accesso o meno alla finale si gioca su questo fattore.

In campo, però, ci vanno i giocatori. E sarebbe davvero un peccato non poter pescare il Jack dal mazzo. Bonaventura non è al meglio, ma è un giocatore imprescindibile, per qualità e per esperienza, oltretutto in una semifinale europea. Farà di tutto per poter scendere in campo, il suo eventuale forfait sarebbe davvero una grave perdita. Per il resto, detto che dispiace anche non poter schierare altri due italiani in forma come Sottil (infortunato) e Castrovilli (escluso dalla lista Uefa), Italiano si affiderà a tutti i “titolarissimi”, quelli che ultimamente sta risparmiando in campionato per poterli avere al meglio nelle coppe. Una strategia che a un certo punto si era resa necessaria, per la stanchezza generale del gruppo, e che domenica scorsa ha presentato il conto, vista la sconfitta rimediata a Verona. Dubbio Bonaventura a parte, però, stasera il tecnico gigliato potrà contare sui migliori riposati e pronti per quella che, finora, è la partita più importante della stagione.

Peccato che negli ultimi due giorni si sia parlato tanto (troppo) di altro, a causa delle polemiche sullo stadio scaturite dalle dichiarazioni del presidente Commisso al proprio ufficio stampa, arrivate nel pomeriggio di lunedì. Dichiarazioni di guerra verso Nardella e il comune di Firenze, nelle quali si minacciano le vie legali se il restyling del Franchi andrà avanti (come sembra inevitabile). Dichiarazioni da campagna elettorale, oseremmo dire. A prescindere dalle ragioni o meno del presidente, ciò che lascia perplessi è il tempismo di questo intervento, che è arrivato a poco più di 48 ore dal ritorno di una semifinale europea. Certo, probabilmente Commisso ha voluto sfruttare il poco tempo in cui era presente a Firenze, prima che gli impegni di lavoro lo riportassero negli Stati Uniti. Tuttavia, visto che la dichiarazione del presidente era palesemente una lettera scritta – lo si evince ascoltando l’audio dell’intervento di Commisso, nel quale il tono vocale è quello di una persona che sta leggendo un testo – non si poteva posticiparne la pubblicazione di qualche giorno? Spostare l’attenzione sullo stadio toglie risalto mediatico alla partita più importante dell’anno. Alla parte sportiva, che in questo momento della stagione dovrebbe avere la precedenza.

Oggi, infatti, dovrebbe contare solo la semifinale col Brugge. Così è per Italiano e tutto il gruppo squadra, a cui interessa soltanto inseguire il sogno della seconda finale europea consecutiva. Per prendersi una rivincita con la storia, per cancellare una ferita ancora aperta. Il cammino dell’anno scorso è stato straordinario, ma l’epilogo ha fatto davvero malissimo. Soprattutto in Conference, per l’appunto. Perdere la finale a pochi secondi dal 90′ è stato un duro colpo per l’allenatore, per la squadra e per l’ambiente. La Fiorentina vuole tornarci a quella maledetta finale. Per farlo, stasera serve ancora un altro piccolo grande passo.

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