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Editoriali

Fiorentina a caccia della finale, con tanti acciacchi ma una grande fame di trofei

I viola a Bergamo per centrare la finale di Coppa Italia. Si parte dall’1-0 dell’andata. L’Atalanta resta più forte, ma chi avrà più fame di vincere?

Non è la migliore Fiorentina quella che si appresta a giocare una partita fondamentale come la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Atalanta. Non tanto dal punto di vista dei risultati, che complessivamente in questo 2024 continuano a restare deludenti ma con due vittorie nelle ultime due gare all’attivo, quanto sotto l’aspetto della condizione fisica di tanti big.

Belotti, Beltran, Bonaventura, Gonzalez: tutti in dubbio per la gara di Bergamo, tutti convocati da Italiano. Ma non al meglio. Jack è il calciatore più indietro, Nico quello più vicino all’essere al 100%. I due attaccanti Belotti e Beltran stringeranno i denti. I nomi sono di quelli pesanti, che cambiano il volto della Fiorentina, perciò le sorti delle partita dipenderanno anche dal loro impiego e dalla loro condizione in campo.

Per il resto, sarà interessante capire se Italiano accanto a Mandragora sceglierà il palleggio di un regista come Arthur oppure rinuncerà alla qualità per guadagnarne in muscoli con Duncan. Una scelta ‘filosofica’, che dipende anche dalle condizioni del resto del gruppo e dal tipo di partita che la Fiorentina vorrà fare contro una squadra che le somiglia per aggressività nella pressione alta. All’andata al fianco di Mandragora c’era Bonaventura, scelta che appare assai improbabile per le condizioni del classe 1989. L’ipotesi più scontata sarebbe quella di affidarsi al cervello del playmaker brasiliano (oppure a Maxime Lopez, comunque in crescita), ma vista la ‘guerra’ che è stata la partita di andata, non è escluso che il tecnico gigliato possa optare per i muscoli.

Non sarà una gara facile anche per i tragici ricordi che Bergamo evoca in questo gruppo. Appena un mese fa, prima della sfida di campionato con l’Atalanta, Joe Barone ebbe il malore che gli costò la vita. Ora la Fiorentina torna in quella città, per un incontro di importanza colossale. Non potrà mai essere una partita come le altre.

Si è detto e ridetto quanto Gasperini soffra la squadra di Italiano. D’altra parte, l’allenatore della Fiorentina è a quota cinque vittorie (e sole due sconfitte) su nove incroci con lo storico tecnico della Dea. Tuttavia, non va dimenticato che rispetto alla Fiorentina l’Atalanta resta più forte e più strutturata per affrontare le tre competizioni. Lo dicono i sette punti che separano le due squadre in classifica e lo straordinario percorso della Dea in Europa League, culminato con l’eliminazione del Liverpool in attesa delle semifinali contro l’Olympique Marsiglia.

La Fiorentina preferisce affrontare squadre aggressive come l’Atalanta, che giocano a viso aperto lasciando però spazi da attaccare, rispetto ad avversari che si chiudono e ripartono in contropiede – vedasi le croniche difficoltà che i viola trovano contro la Juventus –. L’1-0 dell’andata in favore dei viola costringerà la squadra di casa a una partenza sprint, per cercare di recuperare subito lo svantaggio, con l’aiuto del fattore campo dalla propria. Inutile pensare di gestire il risultato, perché i viola di Italiano non ne sono mai stati capaci. La Fiorentina non dovrà disunirsi, dimostrando di poter reggere l’urto dell’aggressività avversaria e controbattendo, approfittando di quegli spazi sopracitati che inevitabilmente i nerazzurri lasceranno.

Come al solito, sarà dunque l’intensità a fare la differenza. La Fiorentina di questa stagione ha fatto vedere solo a sprazzi un furore agonistico che la rende squadra pericolosa per chiunque. Quel furore che si è visto anche nella semifinale di andata, dominata dai viola, che avrebbero meritato di vincerre con un punteggio assai più largo dell’1-0 finale. Per centrare la seconda finale di Coppa Italia consecutiva sarà fondamentale rivederlo stasera. Oltre a ciò, in una partita che si gioca sui duelli, la differenza la faranno la concentrazione in fase difensiva e la precisione negli ultimi 25 metri di campo. Limite cronico di questa squadra.

Fin dall’inizio della stagione si è palesato quanto questa squadra abbia mal digerito il finale dello scorso anno, con due trofei sfumati all’atto finale. Col passare delle settimane, vedendo anche le difficoltà in campionato, abbiamo compreso come portare una coppa a Firenze fosse la priorità per Italiano e i suoi ragazzi. Stasera, pur contro un avversario di altissimo livello, pur con tutte le difficoltà del caso date dai tanti acciacchi fisici, Fiorentina deve dimostrarlo, mettendo in campo tutta la sua voglia di rivalsa e la sua fame di vittoria.

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