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Dall'assist di Udine all'esordio contro l'Atalanta di Palladino: 189 giorni dopo riecco Richardson

Il marocchino è tornato in campo dopo oltre 6 mesi. Può essere un'arma in più a centrocampo per Vanoli

Minuto 79’ di Atalanta-Fiorentina e Paolo Vanoli decide di inserire Amir Richardson. 189 giorni dopo l’assist per il gol di tacco di Comuzzo contro l’Udinese, il centrocampista marocchino è tornato in campo nella partita contro l’allenatore che lo scorso anno lo aveva accolto a Firenze e che gli aveva dato spazio, nonostante le difficoltà di ambientamento in un campionato diverso rispetto alla Ligue 1.

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Con quella di ieri, Richardson ha collezionato la quarantesima presenza in maglia viola. Cifra tonda per l’ex Nantes, che nello scampolo di partita contro l’Atalanta ha dato comunque dei segnali incoraggianti. Sette passaggi completati e spesso in avanti per provare a riaprire la partita. Giocatore verticale. Tecnica, qualità e un discreto cambio di passo: le caratteristiche fatte vedere in maniera discontinua nella scorsa stagione e che probabilmente sono mancate alla mediana di palleggio, ma compassata vista finora. 

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Il classe 2002 ha vissuto sei mesi complicati, dentro e fuori dal campo. Con l’addio di Palladino ha perso quella figura di riferimento che gli aveva dato fiducia nonostante le critiche, Pioli lo ha utilizzato poco e come alternativa di Dzeko nel precampionato, preferendogli elementi come Sohm, Ndour e Sabiri in gare ufficiali. Con i trasferimenti sfumati al Siviglia e al Verona negli ultimi giorni di mercato, Richardson è scivolato nelle gerarchie e ha saltato alcune gare per problemi di lombalgia. Le mancate convocazioni da parte di Regragui con il Marocco sono state la conseguenza del poco spazio ottenuto a Firenze. A tutto ciò si è poi aggiunta la scomparsa del padre durante l’ultima sosta per le nazionali.

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Chi mi da tutto in allenamento, avrà sempre una possibilità. Abbiamo bisogno di tutti”, aveva detto in conferenza Vanoli prima della gara contro l’AEK Atene riguardo al possibile esordio stagionale di Richardson. Il finale della gara di Bergamo è stata l’occasione per rivederlo in campo. Chissà che non possa essere un’arma in più in vista delle prossime gare, per un mese di dicembre che si preannuncia fondamentale per la stagione della Fiorentina e anche per il futuro del numero 24 viola.


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