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Corvino: “L’Inter mi chiese Mihajlovic dopo il primo anno a Firenze. Ma lui mi rispose…”

Corvino e Mihajlovic

Le parole dell’ex ds: “C’erano diffidenze nei suoi confronti, l’avevo capito e lo spinsi ad accettare. Ma lui aveva un impegno con i Della Valle”

L’ex ds viola Pantaleo Corvino parla di Mihajlovic al Corriere Fiorentino: “Non riesco ancora a crederci che una persona così se ne sia andata a soli 53 anni. Avevo un rapporto molto forte con lui. Lo presi dopo Prandelli e non fu facile. Lui pagò tutto questo e penso che ne fu penalizzato per tutta la stagione. C’erano tante diffidenze nei suoi confronti, ma poi quella Fiorentina riuscì a fare un grande girone di ritorno facendo meno punti solo del Milan che vinse il campionato e questo testimoniò la bontà del suo lavoro”.

NO ALL’INTER. “Capii veramente lo spessore dell’uomo prima che del professionista. A fine campionato mi chiamò Branca che allora lavorava all’Inter per portare Sinisa sulla panchina nerazzurra. Io sapendo che a Firenze avrebbe rischiato restando visto l’humus della piazza, spinsi con lui perché accettasse. Sapevo che non gli avrebbero perdonato niente nella stagione successiva e poi sarebbe stato un premio sia per lui che per me che lo avevo scelto. Sinisa però mi rispose che lui aveva preso un impegno con i Della Valle e firmato un contratto e che sarebbe andato all’Inter solo con il benestare della società. Rimase testardamente su questa posizione. Allora parlai con la proprietà che scelse di tenerlo perché avevano capito il valore dell’uomo. Sinisa avrebbe potuto andarsene da vincitore a rimase. Poi , come avevo previsto purtroppo, fui costretto a esonerarlo l’anno successivo. Per me questa rimane una ferita che non si rimarginerà mai: il mio unico esonero in 32 anni proprio con un uomo così eccezionale».

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