Pari tra i rimpianti a Roma, ma il bilancio degli scontri diretti non è negativo. Giovedì il Ferencvaros da non snobbare, poi un calendario da sfruttare
Il rammarico c’è, e bello grande. Inutile negarlo. Vincere a Roma avrebbe voluto dire quarto posto in solitaria e una grossa dose di autostima. Invece l’ultimo scontro diretto del girone d’andata è finito con un pareggio, con alto tasso di rimpianti. Del resto, dopo la ‘solita’ sbandata iniziale, la partita è poi cambiata prima con l’uscita di Dybala, quindi con il rosso a Zalewski. Un doppio giallo ineccepibile, nonostante quello che volevano far passare da Roma con scene più o meno discutibili. La Fiorentina ha subito affondato il coltello nella ferita, con il pari immediato di Quarta, poi però non ha avuto la ‘fame’ per ribaltare del tutto la sfida.
OCCASIONE PERSA. Una lunga pressione, un lungo assedio ma con poca lucidità. Italiano se l’è giocata andando a riempire, o forse a ingolfare, l’area di rigore, togliendo Bonaventura (magari preservato per la Conference, ma era tra i migliori fino ad allora) e mettendo Nzola, Kouame, Nico e sempre più spesso Quarta a saltare. Peccato però che sulle fasce non ci fosse nessuno a crossare con criterio, da Sottil (a piede invertito) a Maxime Lopez fino ad un Biraghi che paradossalmente negli ultimi 20-25 minuti ha trovato meno opportunità per i traversoni. Detto che poi dal rosso a Lukaku si è giocato ben poco, il pari finale sa di grande occasione persa.
IL BILANCIO DEGLI SCONTRI DIRETTI. Era l’ultimo scontro diretto del girone di andata. Il bilancio delle sfide con le big parla di due vittorie (contro l’Atalanta in casa e a Napoli), un pareggio (ieri a Roma) e quattro sconfitte contro Inter (sonora), Juve, Lazio e Milan (tutte di misura e senza segnare). In più, nella corsa all’Europa, va aggiunta la preziosa vittoria contro il Bologna in casa. Dieci punti in otto scontri con chi corre per un posto europeo, non male anche se la sensazione generale è che la Fiorentina potesse fare (e si meritasse di fare) qualche punto in più. Sfortuna ma non solo, perché tante sconfitte ad esempio hanno molti tratti in comune.
PROSSIME 5 SENZA SFIDE ALLE BIG. In ogni caso ora c’è un calendario da sfruttare per la Fiorentina. Non in discesa, anche perché spesso questa squadra si è incagliata proprio contro avversarie alla portata o di livello inferiore. Ma è un dato di fatto che i viola giocheranno le prossime cinque partite contro squadre che stanno sotto, senza scontri contro le big. Mentre le rivali si incroceranno tra di loro da qui a metà gennaio. Nel prossimo turno la Fiorentina ospiterà il Verona, mentre ci saranno Bologna-Roma, Lazio-Inter e Milan-Monza. Il Napoli invece ospiterà il Cagliari, l’Atalanta sarà a Bergamo con la Salernitana. Poi la 17° giornata, con Monza-Fiorentina, Bologna-Atalanta, Roma-Napoli ed Empoli-Lazio. A seguire la 18°, con Fiorentina-Torino, Napoli-Monza, Juve-Roma, Lazio-Frosinone, Atalanta-Lecce e Udinese-Bologna, mentre a chiudere il girone di andata Sassuolo-Fiorentina, Roma-Atalanta, Udinese-Lazio, Torino-Napoli, Empoli-Milan, Bologna-Genoa e Frosinone-Monza. Alla 20° invece Fiorentina-Udinese, Milan-Roma, Monza-Inter, il derby Napoli-Salernitana, Atalanta-Frosinone e Lazio-Lecce.
OBIETTIVO OTTAVI. E’ il momento, insomma, per provare a dare continuità di risultati e prendersi qualche vantaggio, perché anche tutte le rivali hanno alti e bassi e si toglieranno punti negli scontri diretti. Ora però è tempo di pensare anche all’ultimo sforzo del 2023 di Conference. Girone già passato, ma la gara di Budapest vare parecchio. Perché in palio c’è il primo posto, con la possibilità di andare direttamente agli Ottavi ed evitare il turno dei Sedicesimi a febbraio. Si rischierebbe, come l’anno scorso, di incrociare una terza di Europa League. Al momento i rischi si possono anche chiamare AEK, Ajax (seppur in crisi), Sparta Praga, Rangers, Betis, l’Aris di Kokorin, Royale Union SG, Panathinaikos, Olympiakos, Servette, Molde o Qarabag. Insomma, un doppio incrocio che la Fiorentina vorrebbe evitare volentieri, specie nell’intasatissimo calendario (con la Supercoppa che scatterà il 21 gennaio) che non prevede soste neanche a Natale come altri anni. Basta un punto in casa del Ferencvaros, anche se per Dna i viola difficilmente potranno andare a gestire il risultato. Servirà dunque la giusta testa per uscire indenni dalla Groupama Arena e prendersi gli Ottavi.
Di
Marco Pecorini