Connect with us

Rassegna Stampa

Arthur, la Fiorentina in mano. Gli manca di essere decisivo negli ultimi trenta metri

Il regista brasiliano ha in mano la Fiorentina, gli manca ancora il gol

Ci sono stati passaggi a vuoto come a Milano contro i rossoneri (sostituito nell’intervallo a chiudere quarantacinque minuti fatti maluccio, ma tutto è nato dall’ammonizione rimediata appena al 12’ sulla trequarti viola per impedire la ripartenza di Pulisic dopo il pallone perso da un compagno) e altri ce ne potranno essere, però ormai Arthur si è preso la Fiorentina. Non era così sicuro né tanto meno scontato per una serie di motivi, a cominciare da quello che riguardava il dubbio sulla continuità di rendimento e atletica, e invece il 27enne brasiliano ha vinto la sfida personale. E convinto. Certo, il riscatto dalla Juventus fissato a venti milioni è ancora lontano e incerto sempre per un’altra serie di motivi, il primo dei quali qui è relativo all’investimento oneroso da parte del club di Commisso, ma intanto Arthur la Fiorentina se l’è presa, scrive stamani Il Corriere dello Sport-Stadio.
Perché dà idee e geometrie, soluzioni semplici ed efficaci, vede prima dove andare a cercare il passaggio per poi farlo diventare a sua volta un passaggio che aggiunga qualcosa (700 totali con una precisione del 92 per cento), regista per doti e caratteristiche naturali, ma nel 4-2-3-1 anche mediano utile nell’interdizione come nemmeno lui stesso forse pensava, non potendo contare su una struttura fisica in grado di consentirgli di andare a dare battaglia ai mediani avversari.

E allora mette a frutto le qualità appena ricordate in modo uguale e contrario nell’azione di contrasto, giocando d’anticipo e di intelligenza tattica (ben 70 palloni recuperati a fronte dei 12 persi), cercando col movimento continuo (9 km di media percorsi a partita, di cui il 60 per cento di corsa) di trovarsi sulla traiettoria giusta, perché se va al contrasto (20 vinti, 37 persi) si torna al discorso di prima.

Mettendo insieme tutto questo e fatto decisamente bene, Arthur è stato presente in ben 21 delle 22 gare disputate finora dalla Fiorentina tra campionato, Conference League e Coppa Italia (ha saltato a pie’ pari solo il 6-0 col Cukarick), e il centrocampo viola è diventato casa sua con i compiti assegnatogli da Vincenzo Italiano.

Tanto per dire quanto l’allenatore della Fiorentina stia apprezzando l’apporto dell’ex Barcellona, per non rinunciarvi si è “inventato” di recente la formula col doppio regista, così l’alternanza con Maxime Lopez per far tirare il fiato ad Arthur si è trasformata nella scelta di schierarli insieme se le vicende contingenti della gara lo richiedono.

Come contro il Parma. Ma tutto, in questo caso, nasce dalla consapevolezza di avere un calciatore dal repertorio completo: il brasiliano, chiaramente, a cui rimane soprattutto di acquisire maggior incisività negli ultimi trenta metri di campo per essere anche decisivo. 

15 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

15 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

15
0
Lascia un commento!x