Zaniolo, talento tra alti e bassi: il ritorno al futuro atteso 9 anni

Il classe 1999 è tornato a Firenze dopo il trasferimento alla Virtus Entella nel 2016

Come riportato dal Corriere Fiorentino, Nicolò Zaniolo se n’era andato senza che nessuno lo conoscesse in un anonimo giorno del 2016, dopo nove anni vissuti col sogno di indossare la maglia viola dei grandi. E invece, niente. Ma il calcio, si sa, è capace di scrivere storie imprevedibili e bellissime. E così, quel sogno, si avvererà comunque. Con nove anni di ritardo, ma si avvererà. Del resto, che il d.s. della Fiorentina Daniele Pradè avesse un debole per il classe 1999, era noto da tempo. Non a caso già in estate aveva fatto di tutto pur di portarlo a Firenze salvo poi arrendersi davanti all’Atalanta, alla Champions League, alla volontà del giocatore e a qualche dubbio sulle sue condizioni. Per questo, quando ha intuito che Gasperini lo avrebbe lasciato andare, non ci ha pensato un attimo. Ha bussato a Palladino, e ha trovato un portone spalancato. A quel punto non restava che alzare il telefono, e far sapere al quel «bambino» che se n’era andato nemmeno maggiorenne che era il momento di tornare a casa.

Colpa dei numeri, e di una prima parte di stagione oggettivamente complessa: 23 presenze complessive (2 sole da titolare, una in campionato e la semifinale di Supercoppa), 563 minuti giocati, 2 gol in serie A (con esultanze considerate eccessive dallo stesso Gasp), 1 in Champions più 3 assist.

E chissà. Magari sarà l’occasione per chiarire una volta per tutte quello che successe in quei giorni di nove anni fa. «Dopo sette anni trascorsi li mi ero fatto i miei amici, mi sentivo in famiglia. È stata una doccia fredda e ci ho pianto una settimana intera» disse lui raccontando come fu il club (Corvino) a decidere di farlo andar via. Secondo l’ex d.s., invece, fu una decisione del ragazzo e, soprattutto, del babbo. Ricordi e rancori da cancellare e, per farlo, c’è un solo modo: segnare, e correre sotto la curva.