Situazione ancora in divenire per il futuro di Rolando Mandragora. Se resta la mediana sarebbe a posto così
Ci sono alcune urgenze da affrontare per la Fiorentina, in primis le cessioni dei vari Ikoné, Brekalo, Kouamé, Barak, indispensabili per snellire l’organico, limare il monte ingaggi e contribuire a foraggiare i nuovi investimenti, scrive Tuttosport. E poi ci sono i ruoli ancora vacanti, materia su cui l’allenatore e i dirigenti torneranno a confrontarsi in questi giorni: la priorità è un vice Kean, come ha fatto capire Pioli sabato scorso al termine dell’amichevole con il Manchester United, ma la ricerca si sta dimostrando tutt’altro che semplice. Anche perché la Fiorentina, dopo l’accordo da 15 milioni saltato con il Flamengo per Beltran che ha detto no, mira a un’operazione in prestito e dai costi contenuti. Ecco perché, davanti alla richiesta di 30 milioni da parte del Panathinaikos per Fotis Ioannidis, la candidatura dell’attaccante greco (in cima alle preferenze viola) è stata al momento congelata.
Nell’attesa resta aperta la pista, meno costosa ma non certo a prezzo di saldo (11-12 milioni) che conduce a Cristian Shpendi del Cesena. Mentre non hanno trovano conferma le voci di un interesse per Conrad Harder dello Sporting Lisbona, valutazione sui 20 milioni. Negli ultimi giorni di mercato, poi, i viola potrebbero fare un tentativo per un trequartista (tra i nomi circolati quello del portoghese del Famalicao Gustavo Sà, 22 anni, accostato pure alla Roma). Questa settimana si annuncia decisiva per il futuro di Rolando Mandragora: rinnovo per altri 2 anni più opzione o rottura e cessione? Si lavora per proseguire assieme, quindi per provare a limare la distanza di circa 300.000 euro: in caso di fumata bianca il centrocampo della Fiorentina potrebbe dirsi completato.
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Redazione LaViola.it