L’analisi del Corriere dello Sport – Stadio, che mette in evidenza le difficoltà del Napoli e la vittoria netta dei viola
Il Napoli dello scudetto è stato consegnato alla Storia ed è sparito. La Fiorentina entra di slancio nelle pretendenti alla Champions League. Le tante fotografie di un’ora e mezza che sa di calcio o anche no, raccontano realtà che sembrano capovolte e che invece riflettono le verità assolute: la Fiorentina di Italiano è una squadra, il Napoli non lo è mai stato seriamente, tranne rare occasioni. La lezione di Italiano è un saggio d’eleganza, di autorevolezza e la sosta diventa ora un tormento per Garcia, che torna a stare su un filo – chissà quanto esile – perché la rovinosa nottata gli appartiene per intero. La Fiorentina stravince, domina, soffre il giusto contro chi solo a maggio scorso ha stracciato un campionato ed è stato demolito con leggerezza abbagliante: 3-1, aggiungendoci un palo, con il «Maradona» che a Garcia non regala carinerie. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
SPREGIUDICATA. C’è un gradevole profumo di Viola in quello che fino a quattro mesi fa è stato il giardino più incantevole d’Italia e la Fiorentina riempie il «Maradona» di sé attraverso una spregiudicatezza che cancella il Napoli. E’ una partita insospettabile, la fa Italiano, andando a pressare altissimo con Bonaventura che va sul primo palleggio altrui, con Arthur che aspetta Lobotka, con Kayode che a destra contiene Kvaratskhelia, con Brekalo e Parisi che a sinistra sfondano seguendo il ritmo.
Di
Redazione LaViola.it