Riscatti e strategie future: ancora tutto da decidere per una Fiorentina altalenante

Viola verso gli ultimi densi mesi di stagione. Ancora tutto da scrivere per una squadra altalenante

La Fiorentina si gode la sosta. Dopo la bella vittoria sulla Juventus è più facile lavorare al Viola Park. La squadra di Palladino ha ritrovato la vittoria in campionato e guarda con fiducia al finale di stagione.

Con quale obiettivo? Quello di centrare un posto europeo che non sia, ancora una volta, la Conference League. Obiettivo difficile ma non impossibile.

Rispetto a un anno fa ci sarà una squadra in meno nelle coppe per il campionato italiano e dunque la Fiorentina dovrà mettersi dietro almeno due squadre tra Bologna, Juventus, Lazio, Roma e Milan (attualmente già alle spalle dei viola). Tralasciamo Inter, Napoli e Atalanta che stanno lottando per lo scudetto.

Dunque, con un calendario non semplicissimo e con la rosa forse meno attrezzata rispetto alle dirette concorrenti, alla Fiorentina è chiesto di fare un finale di stagione senza inciampi per potersi regalare un’altra stagione europea (oppure portare finalmente a casa la Conference League che consentirebbe l’accesso diretto all’Europa League).

Senza considerare che la formazione di Palladino si è fin qui dimostrata squadra altalenante. Capace sì di vittorie sorprendenti (Inter e Juventus per esempio) ma anche di cadute inspiegabili. Una squadra dunque per cui è difficilissimo poter tracciare il finale di stagione e ancora in cerca di continuità di risultati e di prestazione.

Per questi motivi è oggettivamente superfluo oggi soffermarsi sui riscatti dei giocatori in prestito. Con un verdetto del campo ancora tutto da scrivere non è possibile poter attuare già ora strategie per il prossimo futuro.

O meglio, ci sono giocatori che oggettivamente vanno riscattati (vedi Gosens e Fagioli per fare due esempi) e altri su cui è doveroso rimandare il giudizio a fine stagione. Ma in generale sarà decisivo sapere se la Fiorentina parteciperà alle coppe europee e a quale delle tre.

Dunque testa al campo per un finale di stagione che sia all’insegna della Fiorentina. Poi ci sarà tempo e modo per poter decidere su chi continuare a puntare.