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Ripa: “Fiorentina mai in partita col Como. Palladino deve adattare il gioco ai nuovi”

Ripa

“Fagioli e Folorunsho fuori ruolo, i centrocampisti devono fare i centrocampisti. Futuro Palladino? Non in discussione, ma…”, ha detto Ripa

L’ex difensore e attuale team manager della Fiorentina, Roberto Ripa, è intervenuto ai microfoni di Lady Radio per analizzare la sconfitta contro il Como e soffermarsi su quelle che potrebbero essere le prospettive future della squadra viola, soprattutto sotto l’aspetto tattico.

SCONFITTA COMO.La Fiorentina, di fatto, non ha mai giocato. Il Como è stato superiore sotto ogni aspetto e fare un’analisi positiva è davvero difficile. La squadra viola è stata costruita a mercato concluso e il tempo per trovare i giusti equilibri è stato poco. Contro il Como hanno giocato Zaniolo e Fagioli, mentre Folorunsho ormai si sta integrando bene. Fabregas, dal canto suo, ha inserito diversi nuovi innesti e lo ha fatto con buoni risultati“.

ADATTAMENTO TATTICO.Il tecnico del Como ha parlato di rivoluzione all’interno della rosa e ha spiegato come, a livello tattico, sia stato necessario adattarsi alle caratteristiche dei nuovi giocatori per migliorare il rendimento complessivo. Questo è un concetto che vale anche per la Fiorentina. Palladino deve riuscire ad adattare il proprio sistema di gioco alle qualità dei calciatori che ha ora a disposizione. La società e l’allenatore hanno rifatto la squadra, inserendo pedine importanti nei reparti più carenti e cedendo altri elementi in zone dove si riteneva di essere coperti“.

RUOLI E CENTROCAMPO.Contro il Como, però, questa evoluzione non si è vista. Folorunsho e Fagioli sono stati schierati in posizioni non loro, risultando adattati a compiti non congeniali. La strategia, di fatto, è rimasta quella del passato. Ad esempio, Fagioli non dovrebbe occuparsi di marcare Perrone: il suo talento deve essere valorizzato in altre zone del campo. I centrocampisti devono fare i centrocampisti. Altrimenti, anche se numericamente il reparto è ben fornito, la squadra finisce comunque per soffrire nella zona nevralgica“.

FUTURO PALLADINO.Mi auguro che Palladino possa avere il tempo di lavorare nella maniera giusta per dare un’identità e un gioco chiaro a questa squadra, sfruttando la qualità dei nuovi innesti. Non credo che la sua posizione sia in discussione in questo momento, ma i risultati incidono sempre. Se la situazione dovesse peggiorare, tutto potrebbe cambiare rapidamente“.

UNITÀ E MERCATO.Ora, però, serve unità d’intenti. Il mercato estivo della Fiorentina è stato ambizioso e condotto in sintonia con l’allenatore. È comprensibile che Pradè difenda il lavoro svolto attraverso le sue dichiarazioni. La pressione fa parte di questo mestiere, ma va vissuta come uno stimolo, un privilegio da affrontare con coesione“.

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