Viola eliminati ai calci di rigore dalla Coppa Italia in una serata assolutamente particolare dopo quanto accaduto contro l’Inter
La Fiorentina torna in campo dopo la serata complicata contro l’Inter ma non trova la vittoria che avrebbe voluto dedicare a Edoardo Bove. E forse proprio la notizia che vede il centrocampista non più in terapia intensiva è la cosa migliore di tutta la serata.
Sì perché di fronte a un Empoli che come di consueto fa la partita della vita contro la Fiorentina i viola sono sembrati distratti, poco concentrati sulla gara e con la mente ancora all’evento di domenica pomeriggio.
Non è una scusa, ci mancherebbe, ma forse è umano aspettarsi questo tipo di reazione da dei ragazzi reduci da un’esperienza emotiva molto forte.
La partita poi ha detto ben poco. Ci ha ricordato gli errori di Quarta che con Palladino vediamo meno per il semplice fatto che non gioca mai. Davanti c’è Kean e poco altro, e anche questa non è una novità. Sottil, tra i più pimpanti, ha sì trovato il gol ma grazie soprattutto a Gosens. Comunque sempre troppo poco per le sue potenzialità. Copia e incolla per il solito Ikoné.
Insomma soliti limiti già visti e rivisti da quei giocatori che queste occasioni dovrebbero sfruttarle meglio. Bene il ritorno di Gudmundsson, che sia finalmente la volta buona per cominciare a vedere anche la sua impronta su questa Fiorentina.
Per il resto come detto c’è poco da salvare. Era una partita da giocare, è stata giocata e persa. Punto e a capo. Avanti alla prossima sfida senza fare troppi processi o melodrammi. Quella di questa sera non è certo la vera Fiorentina.
Di
Francesco Zei