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Editoriali

Quattro partite in dieci giorni: Palladino tra recupero degli acciaccati, turnover e ricerca di identità

Gudmundsson e Kean

Le sfide con il Panathinaikos nel mezzo agli incroci con Napoli e Juventus. La Fiorentina si gioca tanto con una rosa (quasi) decimata

Un viavai mica da poco nell’infermeria del Viola Park. Gente che entra, gente che prova ad uscire. Condizione in diversi casi da recuperare. Nella Fiorentina che sta provando a venir fuori dal periodo complicato per ritrovare la strada giusta, gli acciaccati hanno recitato un aspetto importante. Non secondario. La vittoria contro il Lecce ha ridato un po’ di ossigeno all’ambiente, ha permesso a Palladino di ritrovare qualche certezza in fase difensiva, di sperimentare un nuovo modulo, il 3-5-2, che meglio si adatta ai giocatori adesso a disposizione.

VERSO ATENE. Ma servono riprove per capire se la Fiorentina può considerarsi davvero guarita. E il campo offre subito nuovi test. Da dentro o fuori. Perché la squadra viola si appresta a volare verso Atene per il primo confronto con il Panathinaikos. Avversario non irresistibile, ma temibile se non affrontato nel modo giusto. Ha armi per far male, insomma, la formazione di Rui Vitoria, da Teté a Ioannidis davanti fino a Ounahi in mezzo al campo. Ma la Fiorentina deve soprattutto fare la Fiorentina. Senza se e senza ma. Anche se la rosa a disposizione sarà decisamente ristretta, come accaduto nelle ultime settimane.

IN & OUT. Tornerà Kean, che però è rientrato solo oggi ad allenarsi in gruppo dopo il trauma cranico riportato a Verona. Potrebbe strappare la convocazione in extremis Adli, che ha avuto il via libera dei medici ma senz’altro non partirà titolare. Difficilmente ci sarà Folorunsho, che punta la gara contro la sua ex squadra, il Napoli. Niente da fare per Colpani, fuori lista Uefa Pablo Marì e Ndour che erano stati tra i migliori domenica scorsa. Gudmundsson è tornato ad allenarsi con i compagni dopo il ‘mezzo miracolo’ di aver rimesso piede in campo a due settimane dalla frattura del coccige. Insomma, Palladino domani farà la conta e poi cercherà di ordinare le idee verso Atene. A conti fatti, 13 giocatori di movimento a disposizione, più 3 non al meglio.

ROSA RISTRETTA E TURNOVER. Per domenica torneranno a disposizione Marì e Ndour, ma non ci saranno Zaniolo e Mandragora squalificati. Ma ci sarà tempo (poco in realtà, perché si giocherà appunto di domenica alle 15, con un paio di allenamenti risicati nelle gambe) per pensarci. Saranno 10 giorni decisamente importanti. Panathinaikos ad Atene, Napoli al Maradona, i greci al Franchi e poi Fiorentina-Juventus domenica 16 marzo alle ore 18. Palladino sarà chiamato ad uno step ulteriore: gestire le forze, riuscire a far ruotare i giocatori a disposizione, ritrovare quell’identità che sta mancando. Proprio contro le big però la Fiorentina ha fatto vedere le cose migliori in stagione. Questione non solo di concentrazione e determinazione, ma anche di caratteristiche di gioco: difendendosi basso (e magari bene) la squadra di Palladino ha saputo poi colpire negli spazi e in ripartenza veloce. Cose che non ha potuto/saputo mettere in pratica nei tanti punti persi con le piccole, senza riuscire a trovare alternative particolari di gioco.

ALTERNANZA (?) Di sicuro recuperare Kean già per giovedì è una prima buona (ottima) notizia. Con molte probabilità si continuerà sulla strada del 3-5-2. Punto interrogativo invece sulla porta. Dopo tre mesi in panchina è pronto a tornare titolare Terracciano, che ha giocato l’ultima gara il 19 dicembre a Guimaraes. Giusto rinunciare nelle gare da dentro o fuori ad un De Gea spesso migliore in campo e decisivo? Scelta difficile, ma con ogni probabilità il tecnico manterrà l’alternanza campionato-coppe già definita da settembre.

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