I dati della Fiorentina prima del Mondiale e dopo dicono che questa Fiorentina viaggia in A a ritmo simile a quella dell’anno scorso
Molti fattori hanno inciso sulla partenza a rilento della Fiorentina. Dagli infortuni al dover prendere le misure sul triplice impegno, cosa nuova per quasi tutti i calciatori viola così come per lo stesso allenatore. Altrettanto hanno pesato il logico periodo di ambientamento ed inserimento necessario a calciatori che col tempo hanno cambiato marcia, da Dodo a Mandragora, oltre a vari correttivi tattici operati in corso d’opera da parte dello stesso Italiano.
PRE MONDIALE. Prima del Mondiale, la Fiorentina di Vincenzo Italiano aveva disputato 15 gare di Serie A, 2 di preliminari di Conference League e 6 del girone europeo, ottenendo 19 punti in campionato, 5 vittorie e 2 pareggi su 8 gare in Europa. La media punti in Serie A pre-sosta, dunque, era stata di 1.27, mentre quella totale (considerando anche le gare del playoff) recitava 1.64 (considerando le gare di coppa e il playoff come gare da 3 punti).
POST MONDIALE. Dalla ripresa delle ostilità dopo la pausa per il Mondiale, la Fiorentina ha disputato 17 gare di Serie A ottenendo 26 punti, per una media relativa alle sole gare di campionato di 1.53, mentre tra Coppa Italia e Conference League ha ottenuto 9 vittorie e 1 ko su 10 gare, per una media punti totale di 1.88 (considerando le gare di coppa e il playoff come gare da 3 punti).
SE. Considerando le statistiche del solo campionato, la Fiorentina post Mondiale viaggia in Serie A ad una media vicina a quella con cui chiuse la passata stagione, che la vide ottenere 62 punti in 38 giornate, ovvero 1,64 punti a partita, contro l’1,53 delle 17 gare giocate da gennaio in poi.
Di
Gianluca Bigiotti