Calendario più tosto tra marzo e aprile, finale con una sola big (e Italiano). Tra pochi giorni al Viola Park, Palladino aspetta rinforzi
Parma, poi Venezia e Monza prima della sosta per le Nazionali. Un inizio di campionato da sfruttare per la Fiorentina. Con tante insidie, è vero, specie nel calcio d’agosto. Ma la squadra di Palladino dovrà provare a partire forte, con nel mezzo anche il playoff, andata e ritorno, di Conference in programma il 22 e il 29 agosto. Prendersi subito punti preziosi ed evitare rischiosi scivoloni in grado di condizionare l’inizio del nuovo ciclo.
UNA SOLA BIG (E ITALIANO) NEL FINALE. Le sfide alle big inizieranno da metà settembre, con Atalanta, Lazio e Milan, nel mezzo anche un derby mai banale con l’Empoli. Con un solo turno infrasettimanale in campionato lunghi tour de force, come negli ultimi due anni, non ce ne saranno, almeno fino a dicembre. Punto di svolta – sempre sulla carta – tra inizio marzo e inizio aprile, con Napoli, Juve, Atalanta e Milan in serie, quando potrebbero esserci anche Ottavi e Quarti europei. Mentre il finale sarà con pochi scontri con le grandi, visto che nelle ultime 7 giornate la Fiorentina affronterà solo la Roma (alla 35°) e, volendo, il Bologna in casa al penultimo turno, nel mezzo alle sfide con Parma, Cagliari, Empoli, Venezia e la chiusura a Udine.
INIZIO RITIRO A META’. Un viaggio all’interno del calendario appena stilato che ovviamente non tiene conto di mille variabili, ma che ci sia da pedalare forte subito in avvio è innegabile. Specie con il dentro o fuori di Conference. E così la Fiorentina dovrà farsi trovare pronta, cercando di accelerare il passaggio ai nuovi principi di Raffaele Palladino. Idee chiare, tra continuità e punti di rottura rispetto al ciclo Italiano. Si cambierà dal punto di vista tattico, intanto. E potrà non essere immediato e banale. Il problema è che la rosa a disposizione del tecnico ex Monza al Viola Park sarà probabilmente molto lontana da quella definitiva. Almeno per la prima parte di ritiro.
SOLO RANIERI. A conti fatti Palladino partirà con meno di metà difesa e di metà centrocampo. Se in porta ci saranno Terracciano, Christensen e i giovani, per provare la difesa a tre il tecnico avrà solo Ranieri come possibile titolare. Milenkovic rientrerà l’ultima settimana di luglio, Quarta forse ad agosto. Ci sarà Comuzzo, probabilmente Lucchesi, magari altri giovani per rimpolpare inizialmente il reparto. Sperando in nuovi acquisti, ma difficile in tempi brevi. Sulle fasce invece si potrà iniziare già a lavorare sui nuovi principi, con Kayode e Dodo da una parte e Biraghi e Parisi dall’altra. Magari un jolly potrà essere Niccolò Pierozzi, che a Salerno ha fatto anche il ‘braccetto’ in una difesa a tre. Chissà.
MANDRAGORA E I GIOVANI. Così come in mezzo al campo, dove pronti-via ci sarà solo Mandragora tra i punti di riferimento. Poi Bianco e Amatucci proveranno a darsi da fare per guadagnarsi la conferma, ma la coperta è corta. Cortissima. Qualcosa nel giro di un paio di settimane potrebbe arrivare (attenzione a Vranckx, le parti non sono così distanti, anche per Thorstvedt l’accelerata potrebbe arrivare nel giro di breve), ma non v’è certezza. Servirebbe poi un profilo importante in una zona cruciale di campo dove negli ultimi anni hanno agito i vari Torreira, Amrabat, Arthur. Gente che, con caratteristiche diverse, ha dato un’impronta alla squadra.
TREQUARTI. Poi la trequarti. Gonzalez non tornerà prima di fine luglio/inizio agosto, Beltran solo verosimilmente intorno a Ferragosto, Barak come Milenkovic nell’ultima settimana di luglio. Sottil, se avrà il via libera, sarà pronto per il ritiro. C’è Infantino, e chissà che non si possa scoprire una risorsa che con Italiano è rimasta in naftalina. Poi Kouame, per il quale però c’è una porta aperta sul mercato visto l’alto ingaggio scattato con l’opzione sul contratto. Con il partente Ikoné, potrebbero presentarsi al Viola Park anche i rientranti Brekalo e Sabiri. Qualcuno magari potrebbe perfino essere utile.
ALLA RICERCA DI GOL. E davanti? La certezza ad ora è Nzola. Ecco. In realtà gli occhi saranno puntati su Moise Kean, pronto a sbarcare a Firenze nel fine settimana. Il primo acquisto dell’estate viola, un investimento pesante per un giocatore in scadenza 2025. Fortemente richiesto da Palladino, sarà nelle idee viola un titolare in attacco. Un jolly, perché in carriera ha fatto sia la prima punta che l’esterno. Ma possibile che sia lui l’attaccante da doppia cifra di gol che, assicurava anche Pradè, serve come il pane a questa Fiorentina? Il dubbio resta, la sensazione è che là davanti, come prestanza fisica e come qualità, manchi più di qualcosa. Ma del resto siamo solo all’inizio del mercato.
QUALITA’ DAVANTI. L’affare Zaniolo, seppur sfumato per diversi motivi, racconta la volontà della Fiorentina di aggiungere talento nell’ultima zona di campo. Dove serve fare la differenza. Il colpo è rimasto in canna, ma di occasioni ce ne possono essere tante in giro per l’Italia, l’Europa e il mondo. Anche migliori, sulla carta, di una scommessa come poteva essere Zaniolo (e come in parte può essere Kean). Per Colpani, ad esempio, le cifre in ballo possono essere simili, così come per un giocatore come Samardzic che piaceva molto già mesi fa (ovviamente non solo ai viola). Ma anche fuori dai confini talento ce n’è (un anno fa si parlava di Gnonto e Damsgaard, ad esempio), basta scovarlo e puntarci.
TESORETTO. Chiaro che per finanziare il mercato servirà vendere bene. Per Ikoné si era aperta una pista importante in Qatar, ma ora sembra tutto in ghiaccio. Per Nzola si aspetta qualche ricco mercato estero perché in Italia, dal Cagliari al Lecce, difficilmente potrebbero garantire quei 10-12 milioni che si aspetta la Fiorentina. Mentre a sorpresa può esserci futuro per Amrabat a Manchester. Il miglior alleato? Ten Hag. Mentore del marocchino già anni fa all’Utrecht in Olanda, lo ha voluto con forza allo United. Il manager è stato confermato ufficialmente fino al 2026, in Inghilterra sono sicuri che il feeling potrà continuare. E il fatto che Amrabat figuri ancora sul sito ufficiale, con la nuova maglia Red Devils, è un segnale. Da Manchester scrivono anche che Ten Hag preferisca un fedelissimo come Amrabat ad Ugarte, in uscita dal PSG. E che il nuovo ds Dan Ashworth sia pronto ad accontentarlo. Chiaramente ci sarà da trattare con la Fiorentina, l’opzione di riscatto da 20 milioni (più 5 di bonus) è scaduta e con il contratto del marocchino in scadenza nel 2025 sarà complicato ragionare su certe cifre. Ma i viola sperano che l’asse inglese possa portare un ‘tesoretto’ importante. Così da poter anche accelerare sui primi acquisti da consegnare a Palladino.

Di
Marco Pecorini